Bilancio Asl, 24 milioni di deficit

Morello: «Verifiche in corso. Hanno inciso i costi per l’apertura del nuovo ospedale e le quote capitarie»

L’azienda sanitaria pratese ha chiuso il bilancio con 24 milioni di euro di deficit

L’azienda sanitaria pratese ha chiuso il bilancio con 24 milioni di euro di deficit

Prato, 21 dicembre 2015 - Sono 24 i milioni di euro di deficit con cui chiude il bilancio l’azienda sanitaria pratese. Un ultimo bilancio da Asl 4, visto la «rottamazione» alla quale si sta avviando per rinascere all’interno dell’Aslona o dell’Area vasta centro ormai alle porte e blindata con la riforma sanitaria regionale approvata nella notte fra sabato e domenica dal consiglio del presidente Enrico Rossi

Un finale amaro per un’Asl che nonostante tutto e nonostante le carenze croniche (vedi il valore sottodimensionato delle quote capitarie sanitarie le più basse di tutta la Regione, ndr), è rimasta sempre a galla. Un buco che potrà essere meglio assorbito e ridistribuito nell’accorpamento con le altre Asl dell’Area vasta centro e che, parola di Paolo Morello Marchese attuale commissario dell’Aslona, non comporterà «nè tagli ai servizi nè tanto meno abbassamento della qualità degli stessi per la comunità pratese».

«Stiamo facendo le verifiche sui numeri – spiega il commissario Morello che non si sofferma sulla cifra – su tutti gli elementi che possono aver comportato lo sbilancio. L’apertura di un nuovo e grande ospedale come il Santo Stefano ha inciso economicamente. Ci sono stati inevitabilmente costi aggiuntivi per l’apertura e l’avvio del presidio, oltre che per la strutturazione differente rispetto all’impianto precedente non solo in termine di personale, ma anche per quanto riguarda il funzionamento della struttura stessa». 

Anche Morello ricorda la quota capitaria «come dato che può fare la differenza. Una carenza che potrà trovare risposte e un riequilibrio nell’Area vasta che ci permette di compensare i costi di avvio di situazioni delicate. Nell’Area vasta ci sono anche realtà meno delicate di queste come per esempio l’Asl 10 dove non ci sono state aperture di nuovi presidi ospedalieri. Ci sono altre voci da focalizzare come la nuova organizzazione del personale in un modello in cui il paziente è centrale o come i materiali, le pulizie. Certo che dove non potrà l’Area vasta, verrà in aiuto la Regione che ha approvato una riforma sanitaria epocale, che sarà un esempio per tutta l’Italia. Già la Lombardia ha iniziato a seguirci».

Morello rassicura sulla tenuta dei servizi, tanto che con la fine dell’anno si stanno stringendo i tempi per il rinnovo dei contratti con le case di cura: «Per quanto riguarda i letti in più (una ventina ndr) a villa Fiorita in supporto dell’attività del pronto soccorso – aggiunge il commissario Morello – rientreranno nell’ambito del rinnovo del contratto con la stessa casa di cura. Invece per quanto riguarda la rsa di Narnali è stato prorogato il contratto ponte con l’Associazione delle Misericordie fino a quando non sarà chiuso il bando di Estar. Nei primi mesi del 2016 sapremo il vincitore che si assegnerà la gestione della rsa».