Cattivi odori, ispezione di Arpat al depuratore Waste Recycling

Castelfranco, due giorni di rilievi ed osservazioni per i tecnici che hanno inviato il recosonto ad Asl, Comune e Regione

Depuratore

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Castelfranco, 18 novembre 2017 - Ondata di cattivi odori tra Castelfrancoe  Santa Croce scatta  l' ispezione di personale dell’Arpat al depuratore di Waste Recycling di Castelfranco. Arpat è stata allertata dalla polizia municipale di Castelfranco per la presenza di odori molesti in prossimità del ponte sul canale Usciana: le maleodoranze  erano molto intense in corso sul versante della collina a nord dell’impianto di depurazione Aquarno, nel comune di Santa Croce, per effetto del vento proveniente da sud-ovest. «La tipicità degli odori rilevati nelle due occasioni e la rilevazione della direzione del vento presente - si legge nel report dell’Arpat -, hanno immediatamente indirizzato i tecnici verso gli impianti Waste Recycling di Castelfranco. Questi accertamenti hanno permesso di verificare, alla presenza del capo impianto, che odori analoghi a quelli rilevati in esterno erano effettivamente presenti in varie zone dell’insediamento, in particolare nella zona del comparto biologico e di trattamento dei fanghi».

Dunque, prosegue il testo, «in questa fase, per quello che è stato possibile fino ad ora accertare, si ritiene anche che i fenomeni rilevati nei due giorni siano stati prodotti dal comparto biologico e di denitricazione dell’impianto, dove ad avviso degli ispettori dell’Agenzia si sono accumulati prodotti odorigeni veicolati all’esterno dal camino  dove confluiscono tutte le aspirazioni delle vasche coperte». «L’impianto  - conclude Arpat - continua a costituire una fonte pressoché costante di disturbo olfattivo per il territorio, nonostante le modifiche consistenti e significative effettuate nel corso del 2016 dal punto di vista tecnologico ad apparati e settori di trattamento dei rifiuti. Infatti, in questa parte del 2017, si sono ripetuti gli eventi di maleodoranza con effetti sensibili nella zona, come è evidenziato dagli esposti pervenuti da parte dei cittadini e dalle rilevazioni effettuate dai tecnici Arpat con il sistema di telerilevamento».

Arpat sottolinea «l’urgenza di provvedimenti di maggiore efficacia sull’immediato, dato che gli ulteriori interventi previsti dall’azienda, a livello impiantistico, potranno sortire effetti positivi solo nel lungo periodo». Infine, il Dipartimento Arpat di Pisa ha trasmesso i risultati degli accertamenti descritti alla Regione Toscana, al Comune di Castelfranco ed alla Asl, evidenziando come «si ritenga opportuna l’adozione di prescrizioni restrittive, da parte dell’Autorità competente, sulle tipologie e sui quantitativi di rifiuti da trattare, fino al rientro nelle condizioni di normalità»