In barba all’ordinanza anti-nomadi arriva una carovana. Ma in area privata

Proprietario scaverà un fossato per proteggersi. Il sindaco: «Avanti»

La carovana dei nomadi che aveva trovato posto nella zona del cimitero. A fianco il sindaco Gabbanini

La carovana dei nomadi che aveva trovato posto nella zona del cimitero. A fianco il sindaco Gabbanini

Ponte a Egola, 24 giugno 2017 - Forse è solo una coincidenza l’arrivo di una carovana rom a Ponte a Egola, quando è ancora caldo il dibattito per l’ordinanza del Comune di San Miniato che, disponendo il divieto permanente di campeggio su tutte le aree pubbliche, punta a risolvere alla radice il problema delle carovane. Alla prima segnalazione è partita subito una pattuglia dei vigili urbani, ma l’accampamento era su un terreno privato. «Le verifiche hanno provato che si trattava di un’area non pubblica in via Oberdan – spiega il sindaco Vittorio Gabbanini -. Abbiamo avvertito il proprietario che provvederà a scavare una fossa che impedisca in futuro il transito alle carovane».

Ma se si fosse trattato di area pubblica?

«In questo caso avremmo dovuto provvedere con la consueta ordinanza di sgombero che, come sappiamo, consente loro 48 ore di sosta: poi se ne vanno e tornano dopo qualche giorno. L’ordinanza dirigenziale che abbiamo varato e che prevede l’intervento immediato con rimozione coatta, sequestro dei veicoli eccetera non è ancora in vigore perché manca la segnaletica verticale».

Quando sarà istallata?

«Presto, prestissimo, il comandante della polizia municipale Dario Pancanti ha già ordinato 20 cartelli. Stiamo ora studiando la mappa per istallarli».

Avete già le idee chiare?

«Su alcuni posti sicuramente sì. Agiremo seguendo la traccia delle zone che le carovane hanno preferito in questi anni: dall’Interporto, per esempio, all’ingresso dell’area industriale di Romaiano. Ma ci saranno anche piazze di altre frazioni, come Ponte a Egola o San Miniato Basso. Le valutazioni sono in corso. Non possiamo certo coprire tutto il territorio. Cominciamo dalle urgenze».

Crede che sarà efficace?

«Credo proprio di sì. Sennò non l’avremmo fatta, ben sapendo anche le critiche che potenzialmente potevano arrivare e che invece non sono arrivate. Anzi credo che la popolazione abbia capito il nostro intento, la gente è stufa di queste situazioni che creano degrado e senso di insicurezza. Ribadisco che non è, la nostra, un’azione che vuol discriminare qualcuno: noi vogliamo che si rispettino le leggi e oggi, le leggi ci dicono che a San Miniato non ci sono aree attrezzate per accamparsi. Quindi si passa, ci si ferma per un breve riposo, ma si riparte. Sennò ci penseranno i vigili. Le reazioni alla nostra iniziativa mi sono sembrate positive e il segretario comunale del Pd, condividendo la giunta, ha ben sintetizzato gli obiettivi».