«Greggi sbranati dai lupi. Ancora nessun risarcimento»

Coldiretti torna alla carica e scrive alla Regione

Gregge

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Volterra, 20 novembre 2017 - Ancora niente risarcimenti per i greggi dimezzati dai predatori che decine di aziende concentrare soprattutto nel volterrano e nella val di Cecina, stanno aspettando da mesi, ancora nessun via libero al Piano Lupo “fermo” in sede di Conferenza Stato-Regioni. Nuovo pressing di Coldiretti nei confronti della Regione Toscana.

La principale organizzazione agricola, dopo aver ufficializzato lo stato di mobilitazione con la presentazione al governo regionale di un aggiornato documento di richieste per l’insostenibile stato nel quale sono costretti ad operare gli allevatori con i continui attacchi al bestiame da parte di animali predatori, lupi ed ibridi in particolare, torna all’attacco. Questa volta con una nuova missiva indirizzata all’Assessore all’agricoltura, Marco Remaschi con cui Coldiretti sollecita l’adozione del Piano Lupo. “Abbiamo denunciato più volte, anche negli ultimi mesi – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Pisa – l’emergenza predazione. I casi di attacchi ai greggi, anche in provincia di Pisa sono ormai quotidiani. Sono apprezzabili gli sforzi messi in campo fino ad oggi dalla Regione – ammette Filippi – come quello annunciato di reperire ulteriori risorse per risarcire tutti i danni per le domande presentate al novembre 2016 ed ancora in attesa di essere liquidate. Restano però ancora alcuni capitoli aperti da noi denunciati come il risarcimento agli allevatori per le spese sostenute per lo smaltimento delle carcasse degli animali uccisi dai predatori e per le cure agli animali feriti, l’immediata realizzazione di piani di contenimento e controllo di cani vaganti e ibridi lupo-cane attraverso la collaborazione con i diversi Corpi di Polizia”. Coldiretti ha evidenziato nella lettera la necessità di definire un programma finalizzato al sostegno del comparto della pastorizia che, anche per i problemi legati alla predazione, è interessato da una preoccupante crisi, con numerose aziende costrette a cessare le attività di allevamento, soprattutto nelle aree marginali. “Tutte questioni aperte che richiedono risposte e non solo dal livello regionale – conclude Aniello Ascolese, Direttore Coldiretti Pisa – è per questo che sollecitiamo, l’autorevole azione dell’Assessore Remaschi, da sempre favorevole al Piano, per una rapida adozione a livello nazionale”.