Botte alla compagna mentre si trova ai domiciliari, sarà processato

San Miniato, il Gup di Pisa ha rinviato a giudizio per maltrattamenti un tunisino di 32 anni

Tribunale di Pisa

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San Miniato, 28 aprile 2017 - Atteggiamenti violenti, in particolare botte, ai danni della compagna mentre si trova agli arresti domiciliari. La casa, quindi, che sarebbe diventata un «inferno» per due. Per lui che vi era costretto da un provvedimento dell’autorità giudiziaria e per la donna che gli stava vicino e doveva sopportarne gli atteggiamenti. Se così sono andate le cose lo proverà un processo. I fatti sono accaduti nel Comune di San Miniato e sono del 2014. Protagonista un tunisino di 32 anni che è stato prima indagato per maltrattamenti e poi mandato, appunto, a processo per rispondere di questo reato che è punito con severità dal codice penale. A denunciarlo è stata la donna riferendo dell’atteggiamento violento dell’uomo che ieri è comparso davanti al giudice per l’udienza preliminare Elsa Iadaresta, assistito dall’avvocato Erica Ballatori. Il tunisino, ieri, aveva anche la possibilità di optare per un rito alternativo, come la richiesta di patteggiamento della pena o il rito abbreviato che, quest’ultimo, in caso di condanna, garantisce lo sconto di un terzo della pena. Invece la sua scelta è stata quella di andare al dibattimento dove il giudice, visti gli atti, lo ha rinviato: il 32enne è determinato a difendersi per dimostrare che in realtà quel comportamento di cui viene accusato non è mai esistito.  La contestazione che poterà l’uomo nell’aula penale è riferita, in particolare, ad un episodio per il quale la donna presentò la querela sulla base della quale sono stati svolte indagini. Il processo si aprirà il 23 giugno in tribunale a Pisa. La presunta vittima di quest’uomo non si è costituita parte civile