Lo zoo denuncia gli animalisti

Il direttore dello zoo replica al gruppo: «Ma quale traffico illecito»

Uno dei nuovi e ampi spazi per gli animali dello zoo pistoiese. E’ quello delle tigri

Uno dei nuovi e ampi spazi per gli animali dello zoo pistoiese. E’ quello delle tigri

Pistoia, 26 luglio 2014 - LO ZOO di Pistoia replica duramente agli animalisti, respingendo con forza illazioni e accuse. E querela l’associazione, per diffamazione, in merito all’accusa di «traffico illecito di animali».

«TUTTI gli animali presenti al Giardino zoologico di Pistoia — afferma il proprietario e direttore Paolo Cavicchio — sono costantemente seguiti con estrema competenza e dedizione e il loro benessere è assicurato dal lavoro svolto dallo staff del parco, composto da biologi e veterinari esperti in mantenimento e gestione di specie selvatiche. Negli ultimi 15 anni lo zoo ha portato avanti un piano di totale rinnovamento delle strutture, valutato e apprezzato dalle autorità di settore sia italiane che europee. Il percorso intrapreso ha già portato alla creazione di alcuni fra i migliori exhibit naturalistici oggi presenti in Italia, come quelli di orsi bruni, lupi, lince, tigri, leoni. Attualmente è in corso di realizzazione il nuovo exhibit per gli elefanti asiatici che verrà inaugurato entro l’anno e sarà uno dei più grandi presenti in Italia. Il progetto — continua Cavicchio — è di importanza strategica per la tutela di questa specie, fortemente minacciata in natura e oggetto di un programma di riproduzione negli zoo europei coordinato dall’Associazione Eaza cui il giardino zoologico appartiene. E’ stata inoltre acquisita un’area di 7 ettari dove sarà ricreata una savana per le specie africane. Il signor Caporale e i volontari da lui citati,non solo non hanno letto la pannellistica inerente i nuovi progetti in corso collocata accanto all’attuale area degli elefanti, ma non hanno nemmeno preso in considerazione l’importante lavoro di educazione e sensibilizzazione del pubblico svolto quotidianamente dal parco proprio per far conoscere le problematiche che in natura minacciano gli animali, né le attività di conservazione portate avanti nei luoghi di origine delle specie». 

PER Cavicchio c’è altro da aggiungere: «Il giardino zoologico — dice — coopera da anni a titolo gratuito e in pieno spirito di servizio con il Corpo Forestale dello Stato e altre autorità, accogliendo in affido esemplari di varie specie, soprattutto rettili, sequestrati a privati cittadini poiché tenuti illegalmente e impropriamente, le cui cure e mantenimento sono interamente a carico dello zoo. Anche l’accusa di ‘traffico illecito di animali’ è totalmente infondata e diffamatoria. Il giardino zoologico procederà pertanto per vie legali contro le accuse mosse. Lo zoo è membro Uiza (Unione italiana degli zoo e degli acquari) ed Eaza (Associazione europea degli zoo e degli acquari), le associazioni che riuniscono in Italia ed Europa le strutture zoologiche riconosciute come istituzioni scientifiche dedite alla conservazione della biodiversità. E’ inoltre — conclude il direttore — uno dei pochi parchi italiani a detenere regolare licenza, verificando periodicamente le condizioni di benessere animale e le azioni di conservazione, educazione e ricerca».