Capitale della Cultura: "Serve un piano dettagliato"

Montecatini in pressing

Alessandra De Paola

Alessandra De Paola

Pistoia, 22 luglio 2016 - Quello della Capitale della cultura italiana è un marchio potente, ma Pistoia e Montecatini sembrano in forte ritardo in vista di un possibile accordo per sfruttare al meglio questa possibilità con reciproci benefici. Il tempo rimasto da dedicare a una minima progettualità, con agosto in mezzo, è sempre meno. Il capoluogo non è dotato di un numero adeguato di strutture ricettive, mentre la città termale, dove abbondano gli hotel (che però restano sempre più vuoti perché colpiti duramente dal calo di presenze), potrebbe dare un contributo decisivo.

A Mantova, quest’anno, molte persone nei weekend hanno soggiornato anche a 40-50 chilometri di distanza, pur di assistere agli eventi della Capitale della cultura 2016, pagando tariffe piene e determinando una sensibile crescita di presenze negli alberghi di tutto il comprensorio. In una situazione del genere, la sinergia tra Pistoia e Montecatini sembrerebbe scontata, ma le due realtà non l’hanno ancora avviata.

La conferma dello stallo arriva da Alessandra De Paola, assessore al turismo della giunta di Montecatini. «A gennaio – dice – scrissi al sindaco Samuele Bertinelli per dirgli che mi sarebbe piaciuto collaborare. Arrivati a questo punto, restano solo cinque mesi per portare avanti un’ipotesi di sinergia. Informare i tour operator che i gruppi in arrivo a Montecatini, oltre a visitare le principali città d’arte della Toscana, avrebbero la possibilità di seguire e assistere alle iniziative legate a Pistoia Capitale della cultura italiana potrebbe portare vantaggi per tutti. Ho avvisato gli alberghi di Montecatini che, da gennaio, il capoluogo sarà al centro di appuntamenti importanti. Sarebbe utile però avere a disposizione un programma ufficiale. Lo dico senza alcun intento polemico, ma nell’interesse comune delle nostre realtà».