"La Regione aiuterà la montagna ma addio ai contributi a pioggia"

Intervista all'assessore regionale Stefano Ciuoffo

Stefano Ciuoffo (Attalmi)

Stefano Ciuoffo (Attalmi)

Pistoia, 6 novembre 2015 -   «Voglio rassicurare chi vive e lavora in montagna. La Regione farà fronte ai suoi impegni e continuerà a sostenere il sistema neve toscano». Firmato: l’assessore regionale al Turismo Stefano Ciuoffo

Quindi, assessore, i soldi promessi dalla Regione per il salvataggio della Ximenes e il rinnovamento degli impianti della Doganaccia arriveranno? «Arriveranno. Relativamente ai 2,2 milioni di cui stiamo parlando la Regione onorerà i propri impegni». Quando? «Compatibilmente alla disponibilità di risorse. Ma non dimentichiamoci una cosa...»

Quale? «Che negli ultimi cinque anni la Regione ha messo a disposizione a vario titolo 13 milioni di euro. E che, essendo le risorse tutt’altro che infinite, non possiamo più permetterci diseconomie di scala. Deve passare un concetto: non è pensabile immaginare la Regione come il soggetto che fa tornare i conti che non tornano».

Non crede che «fare passo» alla più importante fiera di settore sia stato un bell’autogol? «Partiamo da un concetto: quando le risorse hanno un limite, bisogna individuare delle priorità. Aggiungiamoci il fatto che Toscana Promozione, dopo l’avvio della nuova legislatura, ha dovuto riprogrammare da capo la propria attività. Mettiamo insieme le due cose e il risultato è la mancata presenza alla fiera di Modena».

Toscana Promozione, quindi resterà il punto di riferimento per la promozione turistica? «Con le ultime riforme istituzionali e il passaggio di competenze del turismo dalle Provincie alla Regione e poi ai Comuni ci sarà un nuovo modo di rapportarsi con gli enti locali. Toscana Promozione diventerà attore di questo dialogo per un coordinamento e una più ampia condivisione delle strategie e delle azioni di promozione della nostra offerta turistica».

La montagna avrà ancora un ruolo strategico nella Toscana di domani? «Assolutamente sì: il nostro impegno resta altissimo, non solo e non tanto come sotto-comparto del più ampio sistema turistico, ma come importante volano di sviluppo di un territorio e come strumento per il presidio e la rivitalizzazione di aree montane».

E all’atto pratico? «Proprio in questi giorni oltre alle risorse e al lavoro dedicati alla campagna di promozione, ci stiamo occupando del bando destinato a contribuire alle spese di funzionamento delle imprese che gestiscono impianti di risalita, che uscirà entro novembre e ammetterà le spese relative alla stagione sciistica 2015-2016. Ma tutto questo non basta se...»

Se? «Accanto a una Regione che aiuta non ci sono privati dotati di un approccio imprenditoriale, disponibili non solo a investire, ma anche a mettersi in gioco per cercare nuove frontiere per un settore che, forse più di altri, ha risentito della crisi».

E’ un modo garbato di dire che la stagione dei contributi a pioggia è finita? «Credo e spero che la stagione dei contributi a pioggia non ci sia mai stata. Ma quel che è certo è che d’ora in poi non ci sarà più».

Colpa dei tagli del Governo? «Attualmente la Regione ha delle priorità che si chiamano sanità e salvaguardia del territorio. Questo non vuol dire che abbandoneremo il turismo, la più grande risorsa disponibile in Toscana. Tutt’altro, continueremo a metterci in gioco, ma lo faremo a fianco dei privati che, in questo settore tendono a muoversi in maniera tutt’altro che organica. Mi permette una metafora?»

Prego... «Se gli imprenditori del settore neve fossero i musicisti di una orchestra, la sinfonia che ne verrebbe fuori sarebbe tutt’altro che perfetta. E con alcune stonature».