"Io allo Sporting Braga? Tutto falso". Gattuso smentisce la trattativa con i portoghesi

L'allenatore nerazzurro: "Preferisco concentrarsi sulla sfida di questo pomeriggio a Ferrara con la Spal".

L'allenatore del Pisa Gennaro Gattuso

L'allenatore del Pisa Gennaro Gattuso

PISA, 4 marzo 2017 - «Mi chiedete se il prossimo anno allenerò in Portogallo? L'ho saputo anch'io dai giornali e ho scoperto pure che avrei già un accordo in mano con lo Sporting Braga: in realtà io non ho mai incontrato, né parlato con nessun rappresentante o emissario di quella società». Ci ride sopra Rino Gattuso sulle voci che lo vorrebbero con le valigie in mano a fine stagione, attirato dalle sirene del club lusitano. Salvo farsi serio quando viene chiamata in ballo solidità e serietà del club nerazzurro: «Certe voci fanno parte del calcio, però mi arrabbio parecchio quando leggo che avrei deciso di andarmene per la situazione d'instabilità societaria: sono rimasti indietro perché da quando sono arrivati i Corrado non solo c'è una proprietà solida economicamente, ma anche tantissima professionalità e un progetto vero per fare calcio ad alti livelli». Tutto falso, dunque, secondo l'allenatore nerazzurro. Che, invece, preferisce concentrarsi sulla sfida di questo pomeriggio con la Spal, «una gara difficilissima perchè affrontiamo una delle squadre più del momento e un collettivo che gioca a memoria e ha acquisito grandissima consapevolezza dei propri mezzi». Il Pisa arriva all'appuntamento con qualche cerotto di troppo soprattutto in difesa: «Sarà ancora ai box Lisuzzo, anche se in settimana ha effettuato un lavoro importante, e Landre, che il Genoa ha chiamato in Liguria per farlo seguire dal proprio staff medico – racconta l'allenatore nerazzurro -. Non ci sarà neppure Crescenzi, quindi n pratica abbiamo i difensori centrali contati: Del Fabro e Milanovic». La lista degli indisponibili è completata da Avogadri, che in settimana si è operato al tendine d'Achille e Varela, «che adesso sta davvero bene e aspetta solo il via libera dal professor Mariani per rientrare nel gruppo». Una parola in più l'allenatore nerazzurro la dedica a Manaj: «Gli manca il gol e non è tranquillo perché si si sente bomber e il fatto di non riuscire a segnare gli pesa – racconta -. Invece deve rimanere sereno e pensare a giocare per la squadra: con il Carpi, ad esempio, ha giocato una partita molto importante e sono convinto che se continuerà ad esprimersi a quei livelli, presto arriveranno anche i gol. Non dimentichiamo che ha appena venti anni e, finora, non ha mai avuto la possibilità di essere protagonista: anche chi gli sta intorno e lo consiglia dovrebbe tenerlo in mente».

Un capitolo a parte riguarda la questione dei rinnovi: «Sono contento per Mannini che in settimana ha prolungato il suo rapporto con il Pisa, ma qualche altra questione ancora deve essere sciolta. Sotto questo profilo abbiamo dei problemini, ma la dirigenza sta lavorando per risolverli. Per fortuna abbiamo alle spalle una società robusta dal punto di vista economico e con grande capacità manageriale: solo soggetti con caratteristiche del genere, d'altronde, potevano compiere la “follia” di acquistare il Pisa, lo dico a ragion veduta e tenendo presente altre sorpresine che sono uscite fuori ultimamente. Anche per questo non me la sono sentita di chiedere dipiù sul mercato: non mi sarei sentito a posto se li avessi spinti ad accettare le cifre chieste da giocatori che avevano sempre preso molto meno».