Convertirono il gettone di presenza in indennità: condannato l'ex sindaco Fontanelli e 15 consiglieri comunali

Sentenza della Corte dei Conti: devono restituire 317 mila euro il danno, circa 17mila euro a testa

L'ex sindaco Paolo Fontanelli

L'ex sindaco Paolo Fontanelli

Pisa, 27 ottobre 2014 - L'ex sindaco di Pisa, Paolo Fontanelli, 15 consiglieri comunali (alcuni ex), il segretario generale del consiglio comunale Pietro Pescatore e il dirigente del settore Finanze del Comune Claudio Sassetti sono stati condannati al pagamento di 317 mila euro: circa 17 mila euro a testa.

E' la sentenza della sezione d'appello della corte dei Conti sul danno erariale legato alla delibera comunale che converti' in una indennita' il gettone di presenza in Consiglio.

Il 9 giugno 2005 venne approvata una delibera per disciplinare i costi della politica, che introdusse l'indennita' di funzione con l'obiettivo "di disincentivare il gettone di presenza e il moltiplicarsi delle sedute". La delibera passo' a maggioranza. I giudici contabili hanno condannato al risarcimento i consiglieri che votarono la delibera, attribuendo a loro l'onere di sostenere anche il danno per le indennita' percepite da coloro che votarono no o che si astennero.

Secondo i giudici contabili la trasformazione del gettone di presenza (80 euro) in indennita' forfettaria (137 euro) provoco', dal 2005 al 2007, un aggravio dei costi di 319 mila euro e questo in violazione del testo unico degli enti locali che permetteva tale passaggio a condizione che comportasse "pari o minori oneri finanziari per l'ente".