Bimbi maltrattati all'asilo, ci sono venti episodi contestati

Grazie alle intercettazioni audio e video è stato possibile ricostruire numerosi casi di violenze contro i bambini

Sonia Ori, l'insegnante di un asilo nido comunale di Pisa arrestata

Sonia Ori, l'insegnante di un asilo nido comunale di Pisa arrestata

Pisa 5 febbraio 2016 - Schiaffi alla nuca, percorsse e strattonamenti, parolacce e pasti fatti mangiare a forza, ma pure colpi in testa (in un caso anche con un piatto) e, in un’altra occasione, minacce a un alunno disabile. Si vede tutto questo nei filmati acquisiti dai carabinieri di Pisa tra fine novembre e gennaio in un asilo nido comunale della città. Una ventina gli episodi di violenza documentati con intercettazioni audio e video che hanno portato, ieri, all’arresto di una maestra, Sonia Ori, 58 anni, originaria di Sillano, nel Lucchese, residente a Pisa.  

La donna, veterana tra le educatrici dei nidi comunali – descritta come una delle insegnanti tra le più assidue nelle attività di formazione – si trova ai domiciliari. È accusata di maltrattamenti a nove bimbi di 2 e 3 anni con particolare accanimento su uno dei piccoli affidati alle sue cure. L’amministrazione comunale, verificati i filmati, ha disposto la sospensione cautelare dal servizio delle due maestre che lavorano nella stessa sezione dell’arrestata, pur non risultando indagini penali a loro carico. Anch’esse compaiono in numerosi video nei quali mostrerebbero «indifferenza» – rileva il Comune – rispetto ai maltrattamenti messi in atto dalla collega.L'inchiesta della procura è scattata a novembre dopo la denuncia di due addette della ditta esterna che fornisce i pasti alla mensa.

Nella scuola, all’insaputa di tutti sono state così installate telecamere (con l’intervento di una finta squadra di elettricisti) e raccolte intercettazioni audio e video che testimoniano violenze e vessazioni accompagnate da frasi volgari e ingiuriose all’indirizzo dei piccoli, del tipo «rincoglionito; oggi ti faccio del male; sciocco stai zitto; ti metto fuori al freddo; a te oggi niente frutto; levati di torno te, boia!; vai a piangere in bagno con te non ci parlo; se ti chiamo un’altra volta ti do quegli sculaccioni che ti frizza il culo per un mese» o le minacce all’alunno disabile: «Mi guardi eh, campione. Io ti faccio le coccole, ma se mi fai arrabbiare ti meno». Ma nell’ordinanza degli arresti domiciliari firmata dal gip si fa riferimento anche a un episodio avvenuto a maggio, cioè nello scorso anno scolastico.

E si apprende che il problema dei comportamenti bruschi di Sonia Ori era emerso anche in due riunioni, a giugno e, aggiunge il Comune, in ottobre. Ma nessun provvedimento era stato adottato da parte dell’istituzione scolastica. Il gip parla di «personalità sprezzante delle più elementari regole di comportamento» e di «programma criminoso animato da una volontà unitaria di vessare e sottoporre consapevolmente piccoli in tenerissima età a una duratura condizione di soggezione psicologica e sofferenza». Il sindaco Marco Filippeschi (Pd), che da sempre decanta i nidi come uno dei fiori all’occhiello dell’amminsitrazione, parla di «ferita inferta alla città», ma intanto esplode la rabbia dei genitori, che ieri mattina si sono precipitati a scuola a riprendersi i bambini:

«Ho riconosciuto mio figlio nel video... è uno di quelli che si prende uno schiaffo – dice una mamma –. Era irrequieto negli ultimi tempi ma non avevo dato peso alla cosa. Adesso capisco il perché...». E un padre: «Mio figlio mi ha raccontato che la tata gli aveva dato un colpo in testa perchè non aveva finito il pranzo». Quanto all’arrestata, aveva ammesso davanti a tutti la discutibilità dei propri metodi riconoscendo – è scritto dal gip – che «se ci fosse stata una telecamera mi avrebbero arrestata...». Alla fine ha trovato i carabinieri davanti alla porta.