Rapina con sparatoria al supermarket. Preso uno dei due giovani mascherati

E’ sospettato anche del colpo alla tabaccheria Poli. Caccia al complice

La polizia (foto di repertorio) ha ritrovato la maschera di Anonymus

La polizia (foto di repertorio) ha ritrovato la maschera di Anonymus

Pisa, 20 febbraio 2017 - Stavolta, hanno sbagliato zona. Hanno colpito in un quartiere dove, nell’ultima settimana, ci sono state due rapine (alla tabaccheria Poli e alla panetteria Cioni) e più furti. Alle 19.45 due uomini mascherati (da Anonymous) hanno rapinato il Carrefour express di via Francesco Da Buti. Coltello in mano e fare deciso: «Dateci i soldi e non succederà nulla». Poi la fuga. Ma, all’uscita, uno è stato preso dalla squadra mobile. Una pattuglia si trovava infatti nelle vicinanze, ha sentito l’emergenza in corso e si è precipitata in strada dove ha visto scappare la coppia. C’è stato un breve inseguimento, durante il quale un agente, per intimare l’alt, ha esploso in aria due colpi. Spari che hanno impaurito, non poco, i residenti, già spaventati dalla serie di reati in questo ultimo periodo. Dopo poco, la svolta, uno dei due viene fermato. L’altro (ma è caccia al complice) riesce a dileguarsi anche grazie al fatto che l’area è buia.

L’UOMO, un italiano 20enne, aveva appeno fatto in tempio a disfarsi della maschera usata. Ma sia questa che il coltello sono poi stati ritrovati dalla polizia. Il giovane è stgato portato nella casa circondariale Don Bosco di Pisa. Gli operatori della squadra mobile, diretta da Rita Sverdigliozzi, stanno ora cercando di capire se per lui si tratti del primo colpo o se possa essere l’autore di altri. Non di quello alla panetteria Cioni, gestita da una famiglia di Bengalesi: l’uomo che ha agito sembra fosse un uomo solitario e di origini nordafricane. Alla tabaccheria Poli, invece, si sono presentati in due e entrambi con la maschera di Anonymus. Un particolare che potrebbe portare gli investigatori a risolvere più casi.

UN QUARTIERE, quello di Porta Fiorentina, preso di mira ultimamente. Le due rapine, ma anche i furti. «Alcuni giorni fa sono entrati nel nostro negozio di bomboniere e hanno rubato le borse delle dipendenti – aveva raccontato Beatrice Sassetti, titolare della pasticceria Lando – quindi abbiamo deciso di blindare la porta e mettere un campanello per la clientela. Ci vorrebbe una guardia di quartiere, perché abbiamo tutti paura». Più controlli, ma anche telecamere erano state invocate l’altro giorno, poche ore dopo della rapina alla panetteria. «La situazione è da qualche tempo molto cambiata: non ci sentiamo più sicuri. Soprattutto la sera».