«Ora abbiamo davvero paura. Serve una guardia di quartiere»

Porta Fiorentina insorge dopo le ultime rapine a tabaccherie e negozi

Sicurezza a Porta Fiorentina

Sicurezza a Porta Fiorentina

Pisa, 19 febbraio 2017 - Il sole cala e la strada buia fa paura a residenti e commercianti. Il quartiere di Porta Fiorentina è ormai da mesi l’epicentro della criminalità cittadina. Non passa giorno – o quasi – che non si verifichi l’ennesima rapina o un nuovo furto. A farne le spese sono le persone oneste. Quelle che lavorano per arrivare a fine mese e che, in casa o nel proprio negozio, non si sentono più al sicuro. Di pochi giorni fa la rapina, coltello alla mano, alla panetteria Cioni di via Emilia. Una settimana prima la rapina – la terza in una manciata di mesi – alla tabaccheria Poli. La situazione è ormai giunta al limite.

«Lavoro qui da 27 anni – racconta Donatella Bimbi del bar Do.Cri – e ricordo momenti davvero brutti se ripenso all’inizio degli anni 2000. Poi sembrava che le cose fossero migliorate ma adesso siamo di nuovo a fare i conti con una criminalità dilagante. La scorsa settimana è entrato un signore distinto, mi ha venduto alcuni oggetti e l’ho pagato. Ha detto che non aveva monete per farmi il resto, che le teneva in auto. E’ uscito col cellulare all’orecchio, per non dare nell’occhio, ed è sparito». In via Cattaneo non c’è un solo commerciante che non abbia subito furti o rapine. Tutti episodi recenti.

«Alcuni giorni fa sono entrati nel nostro negozio di bomboniere e hanno rubato le borse delle dipendenti – dice Beatrice Sassetti, titolare della pasticceria Lando – quindi abbiamo deciso di blindare la porta e mettere un campanello per la clientela. Ci vorrebbe una guardia di quartiere, perché abbiamo tutti paura». «Ad agosto sono entrati due uomini distinti – afferma Salvatore Napoli della Casa del Fiore – hanno chiesto a mia moglie di vedere dei fiori sul retro e mentre lei si distraeva uno di loro ha tentato di portare via la cassa. Per San Valentino un ragazzo ha tentato di fare lo stesso giochetto ma ormai ci accorgiamo se qualcosa non quadra. Non se lo aspettava ed è scappato».

Alcuni parlano di vere e proprie bande che, anche in pieno giorno, tentano rapine ai danni dei passanti. Ma non solo. «Il 20 ottobre scorso hanno provato a rapinarmi – racconta Onorio Cantini del tabacchi di via Cattaneo – ma ho reagito e ho fatto scappare il malvivente. Sono nato e cresciuto qui, non vedo altre soluzioni se non una serie di controlli a tappeto e retate delle forze dell’ordine». «Viviamo nel terrore – aggiunge Grazia Bassoni di Granlight –. Dentro al negozio ci hanno rubato i portafogli almeno quattro volte. E pensare che una strada piena di negozi come la nostra potrebbe essere il fiore all’occhiello dell’economia cittadina».

Tutti gli intervistati concordano sulla mancanza di un’illuminazione appropriata delle strade del quartiere, cosa che agevola i criminali ad agire indisturbati nelle ore notturne. «Per fortuna che non chiudiamo mai – spiega Michele Terranova dell’omonimo bar e albergo di via Cattaneo – perché c’è sempre qualcuno che lavora a ogni orario. Però ogni tanto entrano e rubano quello che trovano. Quando dalla cassa, quando dal bicchiere delle mance». Una lotta quotidiana che gli abitanti e i commercianti di porta Fiorentina cercano di combattere come possono, sperando nell’intervento delle istituzioni.