Trovato morto in pineta: non fu overdose, è stato ucciso

L’ipotesi della Questura: "Non si esclude regolamento di conti fra bande rivali"

Il sopralluogo a Marina di Pisa, dove è stato ritrovato il cadavere

Il sopralluogo a Marina di Pisa, dove è stato ritrovato il cadavere

Pisa, 11 dicembre 2017 - Dall’autopsia, la svolta. Non è stato un malore (o un’overdose, come si era pensato in un primo momento), ma un colpo di pistola a uccidere Ayoub Jarmouni, il giovane straniero trovato senza vita da un passante la mattinata di venerdì 8 dicembre 2017 nella pineta di Marina di Pisa. Il 19enne di origini marocchine è stato ammazzato con un colpo sparato a breve distanza da una pistola di piccolo calibro.

A dirlo, sono state le analisi più accurate sul cadavere. È quanto emerso dagli accertamenti condotti dalla squadra mobile di Pisa e coordinati dalla Procura (la dootoressa Paola Rizzo) attraverso gli esami del medico legale e da un esame radiografico: quello che sembrava un piccolo graffio sul lato sinistro del collo era in realtà il foro di entrata di un proiettile. Accanto al giovane, incensurato e clandestino, era stato trovato materiale usato per il confezionamento di dosi di stupefacente. «In considerazione del luogo in cui è stato rinvenuto il cadavere e delle tracce di stupefacenti – si legge in una nota della Questura – gli inquirenti stanno scavando negli ambienti dello spaccio, non escludendo che possa trattarsi di un regolamento di conti fra bande rivali».