"Terme, la Regione non vuole abbandonare Montecatini"

L'assessore Federica Fratoni annuncia imminenti modifiche al Defr

L'assessore regionale Federica Fratoni

L'assessore regionale Federica Fratoni

Montecatini 6 dicembre 2015 - “Il testo del Documento di economia e finanza regionale relativo al 2016 (Defr) approvato dalla giunta non è definitivo, ma deve essere votato dal consiglio regionale e, in quella sede, entro la fine dell’anno, sarà oggetto di modifiche. Non è un percorso di disimpegno, ma viene un minuto dopo il piano industriale delle Terme di Montecatini e delle altre realtà toscane”. Federica Fratoni, assessore regionale al termalismo, interviene per rassicurare la città in merito alle intenzioni della Regione nei confronti dell’azienda.

 

In base al testo del Defr approvato dalla giunta del presidente Enrico Rossi, l’amministrazione regionale dovrebbe effettuare una permuta delle quote aziendali in suo possesso con il Comune, il 67,12%, per un valore di circa 22 milioni di euro, in cambio della proprietà di alcuni immobili, tra cui, forse, le Leopoldine. Nessuna contropartita o investimento in denaro relativi all’operazione, da concludere entro il 30 giugno 2017, sembra prevista nel Defr. Il Comune diventerebbe così proprietario unico della società e spetterebbe all’amministrazione di Montecatini trovare un nuovo gestore. Un’ipotesi che, per l’onerosità prevista sulle spalle di un Comune come il nostro, ha creato qualche tensione in città.

 

“Cedere adesso, di punto in bianco, le quote delle Terme di Montecatini sarebbe penalizzante per la Regione – sottolinea Fratoni – E’ vero, per le imposizioni di legge e della Corte dei Conti, l’azienda non è strategica per l’ente, ma deve rimanerlo per la città di Montecatini”. Alberto Lapenna e Andrea Quaranta, esponenti del gruppo di Forza Italia, nelle prossime ore, andranno a depositare una richiesta di consiglio straordinario al sindaco Giuseppe Bellandi e al presidente dell’assemblea Andrea Rastelli per discutere degli ultimi sviluppi emersi sulle Terme.

 

Riccardo Sensi, ex candidato a sindaco e consigliere di Mi piace Montecatini, ribadisce che “il testo del Defr, così com’è, è peggiorativo per la città e l’azienda. Adesso la Regione ha il 67%, dopo uscirebbe prendendo solo immobili di valore. Devo sottolineare che l’azienda è stata in buone condizioni finché aveva beni considerevoli da poter offrire in garanzia. Siccome la piscina di Massimiliano Fuksas alle Leopoldine è ancora un miraggio, senza immobili di valore la società fallisce. Si parlava di un intervento da 50 milioni della Regione, che dovrebbe dare soldi e non avere edifici gratis.

 

Faccio un appello all’assessore regionale Fratoni, persona attenta alle esigenze del territorio, affinché si impegni a eliminare questo incubo. Altrimenti era meglio fare un concordato preventivo in continuità, consentendo all’azienda di proseguire l’attività”. Aniello Montuolo, segretario provinciale del sindacato Fisascat-Cisl, conferma di aver chiesto “un incontro, insieme a Cgil e Uil, all’amministratore unico Carlo Brogioni e alla consulente Arabella Ventura per fare il punto sulla situazione. Viste le inquietanti ipotesi contenute nel Defr, andremo a sollecitare anche una riunione con il sindaco Bellandi e l’assessore regionale Fratoni. Un chiarimento sulla vicenda è quantomai urgente”