Lo Stato non le paga le cure, Sara Angemi querela Renzi e Lorenzin

Il legale della giovane deposita l'atto

Sara Angemi

Sara Angemi

Montecatini, 13 ottobre 2016 - Sara Angemi, la ragazza di Ponte Buggianese affetta da sensibilità chimica multipla, querela il presidente del consiglio Matteo Renzi e il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Questa mattina, Massimo Sardo, legale del Foro di Napoli con studio in città, deposita l’atto ai carabinieri di Montecatini. Sara a 23 anni è allergica quasi a tutto ed è costretta a vivere in ambienti protetti e ripuliti da quelle sostanze e addirittura dagli odori che potrebbero crearle problemi. La sensibilità chimica multipla non è riconosciuta dal Sistema sanitario italiano e la ragazza è stata costretta a iniziare un ciclo di terapie a Madrid, tutte a pagamento.

Alcuni gruppi come Casa Pound e semplici cittadini hanno iniziato una battaglia per sostenere il suo difficile percorso. In questo momento Sara vive a Rosia, frazione di Sovicille, in provincia di Siena, a causa dell’eccessiva umidità presente a Ponte Buggianese. Sardo, insieme all’investigatore privato Paolo Meacci, ha iniziato a seguire Sara nei mesi scorsi, per garantire il rispetto dei suoi diritti da parte del sistema sanitario.

«Il periodo di cure che la giovane deve seguire ciclicamente in Spagna – spiega l’avvocato – avrebbe una durata di tre settimane, ma visti i costi legati anche al soggiorno è costretta a farne soltanto una. Il ministero della Salute dovrebbe pagare tutte le spese, ma si rifiuta di farlo, adducendo scuse di vario genere».  Nella denuncia, Sardo contesta numerose ipotesi di reato, come abbandono di persone minori o incapaci (articolo 591 cp), lesioni personali (582) con le aggravanti di «aver causato una malattia che mette in pericolo la vita della persona offesa», «aver prodotto l’indebolimento permanente di un organo» e «aver fatto derivare una malattia certamente o probabilmente insanabile», rifiuto o omissione di atti di ufficio (articolo 328) e violenza privata (610) con l’aggravante di «aver commesso il fatto in violazione dei doveri inerenti a una funzione pubblica o a un pubblico servizio».

La querela contiene riferimenti all’articolo 2 della Costituzione, quello relativo ai diritti inviolabili dell’uomo, e al 32 dedicato alla tutela della salute. Secondo l’avvocato, il comportamento del Sistema sanitario nei confronti di Sara avrebbe registrato violazioni anche rispetto a quanto previsto dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e la Carta europea dei diritti del malato. «Quanto previsto dalle fonti internazionali – afferma Sardo – è esigibile anche nei casi non previsti dalla normativa nazionale».