"Infiltrazioni mafiose, la Valdinievole resta una zona ad alto rischio"

Le anticipazioni del rapporto 2017 della Fondazione Caponnetto

Agenti Dia in azione (Ansa)

Agenti Dia in azione (Ansa)

Montecatini 14 gennaio 2018 - Montecatini e la Valdinievole restano tra le zone più a rischio della Toscana per le infiltrazioni mafiose, ma nuovi pericoli potrebbero arrivare da organizzazioni criminali straniere, già attive in zone limitrofe e con alcuni contatti sul territorio. Le anticipazioni del rapporto 2017 della Fondazione Caponnetto, in uscita a febbraio, parlano chiaro. Sono passati circa trent’anni da quando la magistratura scoprì che, a Montecatini, la Camorra era entrata in possesso del Kursaal e la Banda della Magliana dell’Hotel Paradiso.

La città, per la prima volta nella sua storia, si rese conto di essere una preda davvero appetibile per la criminalità organizzata. Per fortuna, entrambe le operazioni vennero sventate dalle forze dell’ordine e dalla magistratura. Il rischio legato all’arrivo di nuovi capitali sporchi in città, però, rimane sempre molto alto, soprattutto in un periodo non facile dal punto di vista economico, e le istituzioni non devono abbassare la guardia. Il momento complesso che Montecatini sta attraversando, con l’imminente privatizzazione delle quote azionarie di maggioranza delle Terme da parte della Regione, impone la massima attenzione.

La Fondazione Caponnetto analizza con particolare attenzione i rischi legati alla crescita e alla diffusione della criminalità organizzata nigeriana, piuttosto attiva a Prato e a Firenze. Il gruppo originario del paese africano controlla il mercato dell’eroina nella città laniera e nel capoluogo della Toscana. Un pericolo da non sottovalutare vista la grande frequenza con cui, nell’ultimo anno e mezzo, le forze dell’ordine hanno dovuto fronteggiare spesso in Valdinievole spacciatori nigeriani, piuttosto ben riforniti di eroina.

La squadra mobile di Prato, insieme a quella di Pistoia e agli agenti dei commissariati di Montecatini e Pescia, interviene spesso sul territorio per arrestare pusher, spesso operanti anche nella città laniera. All’inizio di ottobre, la polizia, nella stazione centrale della città laniera, ha arrestato un nigeriano di 50 anni, domiciliato a Montecatini. L’uomo, proveniente da Bologna, è stato trovato con 30 ovuli di eroina, 345 grammi, nascosti in un calzino che teneva dentro le mutande. Sempre gli agenti della squadra mobile di Prato, ad agosto, hanno arrestato un nigeriano di 29 anni, residente in un appartamento di via Umbria, a Montecatini, dove stava preparando varie dosi di eroina per oltre 18 grammi.