«Sentinelle in piedi», contestazione a Pontremoli

Sit-in e «girotondo» di 150 giovani in risposta alla manifestazione organizzata in difesa della famiglia naturale e contro i matrimoni gay

La manifestazione delle «Sentinelle in piedi» a Pontremoli contestata  da un centinaio di giovani

La manifestazione delle «Sentinelle in piedi» a Pontremoli contestata da un centinaio di giovani

Pontremoli, 24 maggio 2015 - Sentinelle in piedi per un’ora che «vegliano» leggendo libri per approfondire la realtà e bypassare la parzialità della comunicazione. Anche a Pontremoli nella centralissima Piazza della Repubblica, come in tante altre città italiane, alle 15 si sono date appuntamento una quarantina di persone che hanno manifestato in silenzio per testimoniare la libertà di espressione e la difesa della famiglia naturale contro il matrimonio tra persone dello stesso sesso e l’adozione di bambini da parte della coppie omosessuali. La manifestazione è stata però contestata da circa 150 giovani con un sit-in e un girotondo finale all’ombra delle medievale Torre di Cacciaguerra, fatta costruire nel 1322 da Castruccio Castracani per separare guelfi e ghibellini. «Siete circondati» hanno gridato i «disobbedienti» alzandosi in piedi e lanciando anche accuse omofobia ai conservatori. Non si sono registrati momenti di tensione, ma solo schermaglie di colore. Al termine della «veglia» qualche capannello nel corso del quale le sentinelle hanno dichiarato di non voler togliere diritti a nessuno.