Cremazioni multiple: condanna in appello per l'ex dipendente comunale

Pene più leggere, grazie alle prescrizioni, per il titolare di Euroservizi e per i suoi dipendenti. Confermata l'assoluzione dell'ex carabiniere. La Corte ha accolto quasi totalmente l'impianto accusatorio del pm Federico Manotti. L'orrore al cimitero di Mirteto

Le indagini del Nas al cimitero di Mirteto (foto d'archivio di Paola Nizza)

Le indagini del Nas al cimitero di Mirteto (foto d'archivio di Paola Nizza)

Massa, 27 marzo 2015 - Sentenza d'appello del processo sullo scandalo delle cremazioni al ciitero di Mirteto: riformata in parte la sentenza di primo grado, con un inasprimento di pena per alcuni degli imputati e una riduzione per altri. Confermata, invece, l'assoluzione dell'ex ufficiale dei carabinieri Augusto Calzetta. Ma ha trovato sostanziale e più ampio accoglimento la tesi del pm Federico Manotti (che aveva istruito il processo in primo grado e al quale la Procura generale ha affidato il compito di sostenere l'accusa anche nell'appello) su un aspetto rilevante come l'associazione a delinquere tra il titolare di Euroservizi, che aveva in appalto la gestione dei servizi cimiteriali dal Comune di Massa, i dipedenti della società e il funzionario comunale all'epoca responsabile dell'ufficio cimiteri.

In particolare per Renzo Fialdini, ex dipendente del Comune di Massa, la pena è stata aumentata a 2 anni e 3 mesi di reclusione (in primo grado ebbe 8 mesi). Per Fialdini si tratta in realtà di una condanna: è stato infatti riconosciuto colpevole di alcuni reati per i quali in primo grado era stato assolto, in particolare stato condannato anche per abuso d'ufficio e per l'associazione mentre in primo grado aveva avuto 8 mesi per i soli reati di falso ed omessa denuncia.

 E' stata invece ridotta a 6 anni e due mesi la condanna per il titolare di Euroservizi, Renato Alibani (in primo grado ebbe 7 anni). Sulla riforma della sentenza di Alibani ha  l'intervenuta prescrizione, in parte, di alcuni reati. Parzialmente prescritti i reati anche per alcuni dipendenti di Euroservizi, per i quali è stata di conseguenza diminuita la pena inflitta in primo grado. 

NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO

Il collegio della Corte d'appello di Genova,  presieduto dal giudice Annaleila Dello Priete, si era riunito in camera di consiglio stamani, dopo le repliche dell'accusa e delle parti civili e le  controrepliche delle difese.  Il pubblico ministero Federico Manotti, che aveva seguito il processo anche nel primo grado celebrato a Massa, nella sua requisitoria aveva chiesto pene più severe per il titolare di Euroservizi, Renato Alibani, e per l'ex funzionario comunale dei servizi cimiteriali del Comune di Massa,  Renzo Fialdini; Manotti aveva anche  impugnato l'assoluzione dell'ufficiale dei Carabinieri  in pensione Augusto Calzetta. Per gli operai di Euroservizi aveva chiesto la conferma delle condanne in primo grado. Nel dettaglio, alla Corte d'appello Manotti aveva chiesto 8 anni per Renato Alibani, titolare di Euroservizi; 5 anni per l'ex funzionario del Comune Renzo Fialdini;  4 anni per 'ex ufficiale dei carabinieri Augusto Calzetta. Tra la fine del processo di primo grado e l'inizio dell'appello  si è prescritto il reato di Michela Santucci, fioraia al Mirteto, che a Massa era stata condannata per aver rivelato ad uno degli operai di Euroservizi, Enzo Pucci, che i carabinieri stavano indagando sul forno crematorio.

Le condanne primo grado.   Renato Alibani, titolare di Euroservizi, la società che gestiva i servizi cimiteriali per conto del Comune di Massa, è stato condannato a sette anni di reclusione. Tra i reati per cui è stato condannato ci sono soppressione di resti mortali, falso, peculato (sia a Pisa che a Massa), associazione. Maurizio Guerra, dipendente di Euroservizi,  4 anni e 10 mesi: oltre all’associazione c’è la dispersione delle ceneri e il peculato. Luca Pelletti, dipendente, 4 anni e 4 mesi, per lui il reato associativo. Associazione e dispersione per Marco Grassi, 4 anni e un mese.  Alessandro Dazzi: 3 anni e 4 mesi. Piero Dell’Amico: 3 anni e 4 mesi.  Silvano Carmagnola: 2 anni e otto mesi.  Condannato per truffa e corruzione a un anno e sei mesi  Enrico Paladini, titolare di pompe funebri. Otto mesi per omessa denuncia e falso (i certificati inviati ad altra amministrazione per garantire su Euroservizi) all'ex dipendente del Comune di Massa Renzo Fialdini. Quattro mesi a Michela Santucci, fioraia, per aver tentato di raccogliere informazioni sull’indagine sul cimitero. Infine  assolto l’ex ufficiale dei carabinieri Augusto Calzetta (associazione) e l’operaio Alan Tomazzini.

Pene  accessorie in primo grado: per  Alibani interdizione dai pubblici uffici in perpetuo, interdizione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese e dall’esercizio di attività costituenti pubblico servizio e interdizione legale per la durata della pena e dell’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione per due anni; per Guerra, Pelletti, Grassi, Dell’Amico, Dazzi interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e interdizione dall’esercizio di attività costituente pubblico servizio per la durata della pena. Per Paladini   pena accessoria dell’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione per la durata di un anno. Per Fialdini pena accessoria dell’interdizione dall’esercizio di attività costituente pubblico servizio per la durata della pena.