Omissione di soccorso, pena severa per la morte di Franco Panariello

Un anno e sei mesi a Simoncini. Nei guai anche un’amica

Franco Panariello

Franco Panariello

Massa, 4 maggio 2016 -  SI È CONCLUSO con una sentenza dura nei confronti dell’unico imputato rimasto a giudizio il processo sulla morte di Franco Panariello, 50 anni, fratello del comico Giorgio, trovato cadavere su una panchina di Città Giardino a Viareggio la sera del 27 dicembre del 2011. Il giudice monocratico Nidia Genovese, accogliendo le richieste del pubblico ministero Sara Polino, ha condannato per omissione di soccorso Stefano Simoncini, 38 anni, di Pietrasanta, a 1 anno e 6 mesi di reclusione. La pena è stata sospesa, ma tale sospensione è vincolata al pagamento di una provvisionale di 30mila euro entro il mese successivo a che la condanna passerà in giudicato.

Il Simoncini è stato chiamato anche a pagare 3.500 euro di spese legali in favore della controparte. E non è tutto. Il giudice Nidia Genovese ha disposto la trasmissione degli atti al pm per falsa testimonianza nei confronti di Veronica Boschi, 40 anni, di Livorno, che per prima aveva patteggiato la condanna per omissione di soccorso a sei mesi. Come lei fece anche una terza coimputata, Monica Lazzeri, 53 anni, di Pisa, che patteggiò 8 mesi. La difesa di Simoncini, rappresentata dagli avvocati Maurizio Dalla Casa e Tiziana Pedonese, valuteranno il ricorso in Appello una volta lette le motivazioni della sentenza. La sera del 27 dicembre 2011 Franco Panariello e i suoi tre amici decisero di farsi un’iniezione di eroina: Panariello si sentì male e quando arrivarono i soccorsi l’uomo era già deceduto. Secondo l’accusa, i tre amici avrebbero ritardato nel chiamare i soccorsi, lasciando Panariello moribondo su una panchina. La difesa aveva invece sostenuto che i tre si erano allontanati quando stava arrivando l’ambulanza e che niente avrebbe potuto salvare Panariello.