Mascherati con le facce di sindaco e assessori irrompono in consiglio comunale

La protesta: ‘Dimettetevi, siete il male della città’

PROTESTE Sopra la mascherata per protesta che raffigura i componenti della giunta comunale, a lato il pubblico

PROTESTE Sopra la mascherata per protesta che raffigura i componenti della giunta comunale, a lato il pubblico

Carrara, 27 febbraio 2015  - MASCHERE di carta che rappresentano Zubbani, Vannucci, Bernardini ed altri componenti della giunta comunale: dopo nemmeno due ore il consiglio comunale è stato chiuso. Infuocata sessione d’assise dal sapore carnevalesco ieri sera in Comune. Il consiglio comunale che era stato indetto per le 18, ha avuto vita breve. Dopo nemmeno due ore e una sospensione avvenuta immediatamente dopo l’avvio dei lavori, il vice presidente del consiglio Luciano Tonarelli (Luca Ragoni non era presente) ha detto basta: non sussistono i requisiti di democrazia per proseguire il consiglio. A bloccare i lavori alcuni cittadini presenti alla seduta, che non si sono fermati ai continui inviti del vice presidente di moderare gli animi. Dopo i tre interventi da parte di altrettanti cittadini, sono spuntate le maschere di carta con i faccioni dei componenti della giunta comunale e del primo cittadino. Tonarelli ha deciso di sospendere definitivamente la seduta. Dai banchi del pubblico le solite urla che ormai accompagnano i consigli dal post alluvione: «Dimettetevi, siete voi la malattia di una città che muore». A prendere parola in questo consiglio comunale lampo sono stati Nicola Rapisarda, il quale ha interrogato il consiglio sui requisiti necessari per riceve il contributo di solidarietà straordinaria concesso dalla Regione alle famiglie vittime dell’alluvione, Leonardo Lucetti e un emozionante intervento di Gianni Marchi di Usi lel sulla casa di riposo Regina Elena. La parola dei cittadini è stata seguita dagli applausi scroscianti del pubblico.

IL SINDACO è riuscito comunque a fare chiarezza sui requisiti scelti dall’amministrazione comunale per distribuire il denaro arrivato da Firenze come contributo di solidarietà: «La scelta è stata effettuata in base al modello Isee presentato e abbiamo deciso di seguire la distribuzione in percentuale in base al reddito del singolo cittadino. Per quanto riguarda i contributi privati che sono stati raccolti da Fondazione CrC abbiamo chiesto che circa il 50 per cento, ovvero 150mila di 350mila euro venga messo a disposizione delle case marinelle ancora non abitabili per permettere alle famiglie di tornare nelle loro abitazioni. Anche per quello che rimane del fondo regionale degli aiuti, circa un milione e 200mila euro, abbiamo fatto richiesta al governatore che vengano dati al nostro Comune, ma serve attendere i tempi tecnici».