Muore investito da furgone: tra i primi a soccorrerlo la figlia volontaria

Tragedia a Carrara, per l'uomo non c'è stato niente da fare

I rilievi dell'incidente (Foto Delia)

I rilievi dell'incidente (Foto Delia)

Carrara, 14 dicembre 2017 - Muore travolto da un furgone mentre attraversa la strada. Tragico incidente ieri sera intorno alle 18 a San Martino: Renato Bertelà ha perso la vita dopo esser stato travolto da un furgone per gli alimenti in via San Martino, a pochi passi dal comando di polizia municipale.

A investirlo un uomo di 72 anni, P.L. ch e guidava il camioncino. La figlia della vittima dell’incidente, Lucia, è stata la prima ad arrivare sul posto dello schianto perché stata tornando dal lavoro. Facendo la volontaria alla pubblica assistenza di Fosdinovo, ha visto l’incidente e si è subito fermata perché credeva che i suoi colleghi di Carrara avessero bisogno.

Una volta scesa dall’auto è stata colpita dalla scioccante notizia: quello a terra senza vita era il padre. Secondo una prima ricostruzione, ora al vaglio dei vigili urbani, l’uomo stava attraversando la strada quando è stato travolto dal furgone che stava transitando verso Marina. Uno schianto che non ha lasciato via d’uscita all’81enne. Il guidatore, ancora in stato di choc quando sono arrivati i vigili urbani, non ha saputo raccontare dettagliatamente quanto era successo pochi istanti prima. Bertelà, sposato, aveva lavorato per una vita nel mondo del marmo vendendo filo diamantato con il padre, poi aveva lavorato in un rifornimento di benzina. Una volta in pensione si era dedicato a fare il muratore.

Il traffico è stato dirottato nelle arterie parallele di via San Martino, fino all’arrivo del magistrato che ora ha disposto l’autopsia. La figlia, che viveva insieme al padre in via Stabbio, ha atteso che arrivasse il carro funebre da Livorno. Un tragico incidente che riporta all’attualità la pericolosità di una strada con scarsa illuminazione. «Mi sono fermata per vedere se avevano bisogno – racconta amaramente la figlia – quando ho visto che era mi padre. Dovete scrivere che questa zona è troppo pericolosa, manca la giusta illuminazione».