Aulla e Villafranca contro i profughi in diretta tv

La rabbia di cittadini e istituzioni. «Qui è il caos totale»

 I residenti di Aulla ai microfoni della trasmissione «Quinta colonna» di Rete 4 [QN11EVIBLU]

I residenti di Aulla ai microfoni della trasmissione «Quinta colonna» di Rete 4 [QN11EVIBLU]

Massa, 15 novembre 2016 - In televisione, di nuovo. E stavolta in prima serata, su «Quinta Colonna», il programma di approfondimento di Paolo Del Debbio, sempre con la stessa rabbia per protestare contro l’arrivo di migranti. Gli aullesi, lunedì sera, erano in diretta su Rete 4 ad affrontare (guidati da Giuliano Novelli della Lega Nord) il problema dela convivenza ravvicinata con i migranti.

Non solo, in studio, a Roma, c’era Ketty Giampietri, figlia della proprietaria di alcuni appartamenti alla Filanda, affittati ai migranti, che ha raccontato la sua storia. In onda anche un servizio girato proprio alla Filanda alcuni giorni fa, che aveva creato non poco scompiglio in città. Tutti i giovani, quasi spaventati, erano scesi in strada e il volontario che li segue non ha rilasciato interviste. Al microfono di Nausica Della Valle, gli aullesi hanno parlato, eccome. Soprattutto quelli delle villette, nella zona residenziale di Aulla. «Vivo lì – ha esordito Andrea Lazzarotti – e nessuno ci ha informati dell’arrivo dei migranti. Il proprietario vive all’estero ed ha affittato il suo appartamento ad una società che li gestisce, ma siamo preoccupati che ne possano arrivare altri».

Dallo studio invece la testimonianza della Giampietri. «Noi ci siamo fidati – ha detto – ci aspettavamo una decina di stranieri, invece ce ne sono 21 e sono stati i vicini di casa a dirci che stavo portando molti più letti del previsto. Ci siamo rivolti a tutti gli enti interessati, anche perché si sono appropriati di un’area condominiale, sistemando una porta nel corridoio. I sopralluoghi hanno evidenziato anomalie all’interno e negli impianti elettrici». Insomma, una storia che finirà in tribunale, visto che la proprietaria ha avviato le procedure di sfratto. Intanto tutta Italia ha seguito la vicenda profughi in Lunigiana.

«Anche io abito nelle villette – ha aggiunto Roberto Lorenzelli – siamo preoccupati per i nuovi arrivi, Aulla è una città disastrata, che ha subito l’alluvione e non si è ancora ripresa». Anche Novelli, di fronte alle telecamere, ha lanciato pesanti accuse ai giovani ospiti alla Filanda legati a comportamenti, a suo dire, poco ortodossi. Anche Villafranca era schierata, con il suo sindaco Filippo Bellesi e alcuni assessori. «Da noi è cessato il progetto-assistenza – ha detto – avremmo dovuto occuparci, a nostre spese, di un migrante asiatico, come aiuto umanitario. Poi è stato trasferito, altrimenti cosa avrei dovuto fare? Una variazione di bilancio, scaricando i costi dell’accoglienza sui cittadini? Non credo proprio...».