Maxi sequestro di cocaina, nei guai trentenne, "Riforniva tutta la costa"

Il blitz della Squadra Mobile

Antonio Corcione, dirigente della squadra mobile che ha condotto l’operazione «Neve d’estate»

Antonio Corcione, dirigente della squadra mobile che ha condotto l’operazione «Neve d’estate»

Massa, 13 luglio 2017 - Nascondeva la cocaina sotto le traversine della vecchia stazione di Montignoso e la spacciava su tutta la costa. La polizia ha arrestato un uomo di poco più di 30 anni di origine norafricana, irregolare e conosciuto alle forze dell’ordine per reati inerenti agli stupefacenti. La mobile gli ha sequestrato 300 grammi di cocaina e ha portato alla luce un giro di clienti che andava dalla Versilia alla riviera apuana. Indagata per favoreggiamento una donna, incensurata, che abita a Montignoso, ma che originaria di un’altra regione. Il giovane viveva in un appartamento di Montignoso che in qualche modo, gli investigatori stanno lavorando, potrebbe avere un collegamento con la donna.

Il blitz degli agenti della mobile, diretta da Antonio Corcione, in un posto impervi , a ridosso dei binari della ferrovia a Montignoso, quasi al confine con la zona di Montiscendi a Querceta, ha chiuso l’indagine «Neve d’estate» iniziata ad aprile. Gli investigatori hanno utilizzato le intercettazioni, ma hanno lavorato anche con il metodo antico dei pedinamenti anche notturni grazie all’utilizzo di moderni strumenti ottici. Sotto sequestro 300 grammi di cocaina che tagliata si sarebbe moltiplicata in un chilo, 9mila euro e il materiale, sostanza da taglio e piccoli ritagli di cellophane utilizzati per preparare le dosi.

La squadra mobile ha perquisito la casa e l’auto, una Peugeot, con la quale il nordaficano, A.J., si spostava. Nella leva del cambio la polizia ha sequestrato 4mila euro. L’altro denaro è stato trovato negli abiti che l’uomo aveva nell’appartamento. Il trentenne è stato arrestato e trasferito in carcere e deve rispondere di detenzione ai fini di spaccio e di narcotraffico. Il nordafricano, disocccupato, era in grado di gestire una notevole quantità di denaro, e agiva attraverso una fitta rete di contatti che diventatavano a loro volta clienti abituali. Al vaglio della polizia la posizione dei «collaboratori» del nordafricano.