Cava Fornace, Comune all’attacco: «No ai fanghi di dragaggio»

Il vice sindaco Gianfranceschi ‘boccia’ la variante della discarica presentata dalla Programma Ambiente

Raffaello Gianfranceschi

Raffaello Gianfranceschi

Montignoso, 24 luglio 2016 - Terre provenienti dal mare no, quelle dalle cave sì. Il Comune vuole dire la sua sul tipo di rifiuti che potrebbero arrivare alla cava Fornace. Raffaello Gianfranceschi, vice sindaco è chiaro sul tema caldo dell’estate montignosina, ossia la variante per la gestione dei rifiuti da conferire in Cava Fornace.: «Non accetteremo che i fanghi di dragaggi marini arrivino alla discarica di Cava Fornace. Vogliamo inoltre vederci chiaro sulla variante presentata da Programma Ambiente. La Regione è competente sulle autorizzazioni ma deve sapere che il Comune di Montignoso non vuole essere scavalcato». «Vogliamo che venga un rappresentante della proprietà, che è il sindaco di Prato, per un confronto aperto, affinché ci sia chiarezza anche nell’approccio, partendo anche da una dichiarazione di principio – prosegue Gianfranceschi –. Vogliamo che ci sia un maggiore controllo e una presa di posizione da parte della proprietà che accetti di confrontarsi costantemente con il territorio. Non vogliamo che il territorio venga scavalcato anche se ora tutte le autorizzazioni le rilascia la Regione».

Una linea che Gianfranceschi ha deciso assieme al primo cittadino, Gianni Lorenzetti: «Il sindaco ha detto chiaro e tondo in consiglio comunale che si attiverà con la Regione affinché non prenda provvedimenti se prima non si sarà confrontata con il territorio su come gestire la discarica. Serve più partecipazione, soprattutto ora che il potere è regionale». Sul tema marmettola, inerti e fanghi, inoltre, Gianfranceschi ribadisce la contrarietà «in linea di principio ai fanghi di dragaggio, rappresentano un rischio effettivo. Sulle percentuali da conferire in discarica, crediamo che la soluzione possa essere quella di portare a Cava Fornace le terre dalle cave, quelle che diventano un problema quando finiscono nei fiumi, causando intasamenti e alluvioni – conclude il vice sindaco –. Così possiamo accelerare il riempimento e, quindi, la chiusura della discarica che è oggettivamente un problema e, come tale, va governata». La parola quindi adesso passa alla Regione, ma il comune ha già dettato chiaramente quello che è disposto a sopportare in tema di rifiuti.