Le strade del borgo sono strette. E il “volontario” dirige il traffico

Renato Micheli: «Mi rendo utile e ormai tutti mi conoscono»

Renato Micheli

Renato Micheli

Bagnone, 13 aprile 2015 - OGNI GIORNO indossa la sua giacchetta gialla, prende la paletta verde e rossa e si sistema nel centro del paese, dove la strada è stretta ed il traffico più intenso. E soprattutto dove si sente utile. Lui è Renato Micheli, un personaggio conosciuto in tutto il paese di Bagnone che, volontariamente, ogni giorno dirige il traffico nel centro storico, per evitare che le auto si incrocino e rimangano bloccate dentro il borgo. Non solo le macchine, anche camion e corriere. E davvero è un ‘lavoro’ che fa volentieri. «Ho iniziato diversi anni fa, quando c’erano le fiere – racconta mentre non perde di vista le auto – e ultimante vengo spesso, quasi tutti i giorni. La mattina è il momento peggiore per il traffico, perché passano tante macchine ed io faccio in modo che non si formino code. Ero qui anche il giorno di Pasqua e di Pasquetta, sempre in questo punto preciso del borgo». Poi si allontana perché sta arrivando un camion e deve bloccare il traffico. «Vivo a Corlaga – dice quando torna – e mi piace stare qui a fare il volontario ogni giorno. Se mi allontano un secondo il traffico si ingorga e non posso neppure distrarmi». E a quanto pare i commercianti del centro e gli automobilisti gli sono riconoscenti.

«NON ACCETTO soldi da nessuno – continua – però se mi lasciano pagato un caffè al bar lo accetto volentieri. A volte evito anche litigi perché spesso gli automobilisti sono indisciplinati e non rispettano la velocità del centro storico. Saprei io a chi fare le multe. Mi sembra che siano tutti contenti della mia presenza ed io mi sento utile alle persone». Tra l’altro Renato era a regolare il traffico anche quella sera della grande vincita al Superenalotto, quella volta è stato difficile regolare il transito delle auto, arrivate nel paese più fortunato. «Speravo davvero che quella vincita portasse qualcosa in paese - continua - ma nessuno ha mai saputo chi ha comprato quel biglietto così fortunato. Mi vogliono tutti bene, la paletta ad esempio me l’ha regalata un bagnonese, perché mi serviva. Cerco di aiutare anche i pedoni perché le lastre del centro storico, in certi punti, sono un po’ sconnesse e c’è il pericolo di cadere. Ma io sono qui a vigilare. Come faccio quando passano corriere e camion? Mi sembra di avere può di due occhi e di prestare attenzione a tutto. Sono felice, ho trovato un modo per fare una cosa positiva».

M.L.