ASSURDO Ecco l’ultima scritta comparsa sulla cerchia urbana
Lucca, 21 novembre 2014 - ANCORA sulle Mura. Ancora spray. Ancora vandalismi, stavolta mascherati da messaggi più o meno senza senso, magari che riecheggiano messaggi in codice, amori, testi delle canzoni o chissà che altro. Nelle ultime settimane, dopo alcuni atti di vandalismo tra cui la rottura dalla targa del Centro Studi Puccini, senza dimenticare la targa sparire per il martirio di don Aldo Mei o quella imbrattata al Museo della liberazione, sono comparse nuove scritte spray che vanno purtroppo a aggiungersi alle tante che, soprattutto in prossimità delle sortite, «ornano» il principale monumento cittadino. Centinaia di graffiti, alcuni vecchissimi, altri freschi di vernice e a cui l’occhio rischia di abituarcisi tanto fanno parte ormai dell’arredo urbano. Sulle Mura, come in città, l’educazione si scontra abitualmente con una realtà fatta da abbandoni di rifiuti di ogni genere e di oggetti tra i più disparati, persino componenti di biciclette ormai da gettare. E non occorre recarsi a villa Bottini, un porto franco dove ancora non è stato chiarito chi deve pulire: basta girare le per strade o dare un occhio nei fossi che corrono lungo il centro.
MALEDUCAZIONE e vandalismi, naturalmente, non toccano solo il cuore della città. Anzi, in periferia la situazione è, come prevedibile, ancora peggiore. Tra mini discariche improvvisate, microdegradi e un’azione del Comune spesso insufficiente e ritardata c’è solo l’imbarazzo della scelta.
PER rendersene conto, basta vedere la condizione in cui versa la panchina fuori dalla chiesa di Saltocchio, rotta e transennata da tempo; oppure fare un salto a San Vito, nei pressi del cimitero, e godersi, si fa per dire, lo spettacolo di chi ha pensato di lasciare sull’asfalto componenti di una macchina. A partire da un sedile della stessa. Altro che raccolta porta a porta.