Emozioni in musica a Castiglione con la "Blue Lake Band"/ FOTO

Due giorni intensi per i giovanissimi musicisti giunti a Castiglione di Garfagnana dal campus americano del Michigan "Blue Lake Fine Arts" con saluto finale ricco di emozioni grazie al coinvolgente concerto in PIazza.

La "Blue Lake Band" a Castiglione

La "Blue Lake Band" a Castiglione

6 luglio 2017, Castiglione di Garfagnana - Lucca -  L’arrivo a Castiglione dei 50 ragazzi provenienti dal campus americano “Blue Lake Fine Arts”, che si trova nello stato del Michigan,  ha coinvolto l’intera comunità del bellissimo borgo della Garfagnana.

L’impegno delle  istituzioni locali, delle famiglie che hanno accolto i musicisti nelle loro abitazioni, delle associazioni, con in prima fila la Pro Loco e la Filarmonica Alpina di Castiglione è stato motivo di orgoglio per l'ANBIMA e il suo presidente nazionale Giampaolo Lazzeri, responsabile dell’importante interscambio culturale internazionale.

La due giorni di studio si è conclusa con l’omaggio a Castiglione  da parte dell’orchestra americana, composta da elementi di grande talento, che martedì 4 luglio ha regalato un’esibizione particolarmente suggestiva agli ospiti che affollavano Piazza Vittorio Emanuele. La “Blue Lake Southern Band“, diretta dai maestri John Heath e Giampaolo Lazzeri, si è alternata nelle esecuzioni con la storica Filarmonica Alpina, diretta dal maestro Silvano Marcalli.

L’evento musicale, presentato da Luca Tagliasacchi e Diana Minteoan, ha riservato diverse sorprese di particolare rilievo, tra le quali la presentazione in anteprima mondiale di “Youtuber” del compositore Girolamo Deraco, attuale direttore artistico dell’Associazione Cluster. La complessa esecuzione  è stata affidata a Domenico Zizzi, F Tuba, e alla "Blue Lake Southern Band" diretti dal maestro Lazzeri.

Presenti il sindaco Daniele Gaspari, il suo vice Gianluca Angeli e Roberto Tamagnini, consigliere con delega alla Cultura, che a fine serata hanno consegnato agli ospiti un ricordo da parte dell’amministrazione, anche se quello più iincisivo che i giovani musicisti porteranno con sé sarà probabilmente il calore dell’accoglienza ricevuta.