Tragedia dell'aliante, sequestrati documenti e velivolo: mistero sulle cause dell’incidente

Al momento non c'è nessun indagato: arrivano i maxi-esperti da Roma / LA TRAGEDIA / LE IMMAGINI / GLI ULTIMI SECONDI PRIMA DELLO SCHIANTO

L'ultraleggero caduto vicino a Lucca: due persone sono morte nell'incidente

L'ultraleggero caduto vicino a Lucca: due persone sono morte nell'incidente

Lucca, 12 agosto 2014 - Sequestri, verifiche e primi interrogatori. Sarà un’inchiesta lunga e complessa quella che dovrà chiarire le cause del disastro aereo avvenuto a Tassignano domenica mattina. Un tragico incidente a bordo di un aliante (un velivolo senza motore) costato la vita all’esperto istruttore Leonardo Ambrogetti (55 anni) e al suo allievo Stefano Boschi (34 anni), entrambi residenti nel fiorentino. Ieri mattina allo scalo capannorese il Pm Salvatore Giannino — che coordina le indagini per la Procura di Lucca — ha atteso l’arrivo da Roma degli investigatori dell’Agenzia Nazionale per la sicurezza del volo. Un ente autonomo creato nel 1999 quale autorità investigativa per la sicurezza dell’aviazione civile in Italia. E saranno proprio i laboratori di Roma a dover dare quelle risposte chiare alle prime ipotesi formulate dagli inquirenti. Al momento nessuno è stato iscritto nel registro degli indagati anche perché le embrionali verifiche effettuate fino ad oggi non avrebbero rilevato irregolarità sull’aliante. I documenti sequestrati dalla Procura all’interno dell’aeroporto sembrano essere in ordine. Le «carte» del velivolo — che ricordiamo è di proprietà del «Volo velistico toscano» — ci sono tutte: documenti con le revisioni, con i chilometraggi e quant’altro. Ogni «carta» sarà letta e spulciata con attenzione ma intanto la precisione e la puntualità del «Volo velistico toscano» sono fuori discussione. La cosa più interessante che emerge da queste prime verifiche sarebbe che l’aliante avrebbe subito una profonda revisione nel 2005. 

Quel che resta del velivolo (un groviglio di rottami in un campo di via dell’Aeroporto) è stato, comunque, prelevato ieri mattina con una gru dai vigili del fuoco (nelle foto Alcide in alto) per essere conservato in un hangar dello scalo di Tassignano sotto sequestro. L’aliante non ha una scatola nera e gli strumenti di bordo non registrano sostanzialmente niente di quanto avviene durante il volo. Si spera comunque che la lancetta del tachimetro possa — in qualche maniera — essere d’aiuto. Si spera che la lancetta in questione si sia come fermata al momento dell’impatto «immortalando» la velocità dell’aliante una volta schiantato a terra. Ma che cosa è successo in quel tragico volo? Alle 11.22 l’aereo che ha accompagnato a oltre 1.000 metri l’aliante ha «staccato» il mezzo e dato l’ok dando il via alla lezione di volo acrobatico. Fino a quel momento tutto sembrerebbe essere filato liscio. Tanto più che lo stesso istruttore Ambrogetti — solo qualche minuto prima — aveva tenuto una lezione sullo stesso velivolo ma con un altro giovane allievo. Lezione che era iniziata e finita regolarmente. I carabinieri e la Procura hanno interrogato il ragazzo che ha confermato come — durante la sua lezione — tutti gli strumenti a bordo parevano funzionare a dovere.

E la cosa, anche a logica, sembra essere più che plausibile. Altrimenti perché l’istruttore sarebbe tornato sullo stesso mezzo se avesse avuto dei dubbi sul suo regolare funzionamento? E allora, che cosa è accaduto pochi istanti più tardi? La Procura di Lucca parla ufficialmente di cedimento strutturale. Sostanzialmente l’ala sinistra dell’aliante si sarebbe staccata improvvisamente rendendo il mezzo ingovernabile. Ma mentre in molti hanno assistito alla caduta, nessun testimone oculare ha visto quando l’ala si è spezzata. Ieri comunque i tecnici dell’Agenzia Nazionale per la sicurezza del volo hanno ispezionato l’aliante e trovato il punto di rottura. Quindi, la superficie della frattura sarà analizzata con il microscopio. Secondo una primissima ipotesi, ma tutta da verificare, l’ala potrebbe essersi staccata appena terminato la picchiata propedeutica alla cabrata necessaria prendere velocità e dare il via alla lezione acrobatica. In quel momento di massima velocità l’ala potrebbe aver ceduto e Ambrogetti e Boschi — in quei 20-25 secondi a disposizione — con estrema generosità hanno cercato di non cadere sulle abitazioni di Tassignano, schiantandosi piuttosto in un campo coltivato.