L’'assalto' dei russi alle ville lucchesi

"The Guardian" inserisce le colline della Lucchesia tra gli obiettivi preferiti

La pagina del Guardian

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Lucca, 23 settembre 2014 - YES? Meglio... «Da». Dopo l’invasione degli ultimi decenni da parte di turisti inglesi in tutta la Toscana alla ricerca della qualità di vita e di dimore ricche di fascino, ecco che avanzano sempre più i russi. Causa la crisi economica che affligge un po’ tutta l’Unione Europea e l’abbondante liquidità di certi magnati russi, ma anche di possidenti meno spendaccioni ma comunque in vena di affari immobiliari. Anche a Lucca il turismo russo è in forte espansione, non solo sulla costa verisiliese.

A SOSTENERLO è anche l’autorevole quotidiano inglese The Guardian, che nei giorni scorsi ha dedicato un lungo servizio a quella che sembra un vero e proprio passaggio del testimone. Per il quotidiano britannico, siamo passati dal «Chiantishire» alla «Ruscany», un neologismo che rende l’idea dell’avanzata dei russi. Un’avanzata che sta finendo per toccare da vicino anche la Lucchesia. E che mette in crisi lo stereotipo del russo spendaccione e un po’ arrogante che non bada a spese nel cercare il lusso sfrenato. Secondo quanto raccolto da Tom Kington, la prima ondata tanto ricca quanto trash, con i rubli che scivolavano dalla tasche come nulla fosse, è finita.

E questa sarebbe la prima spiegazione dell’interesse per le nostre zone. Nel Chianti i prezzi, a fronte di una domanda crescente, sarebbero andati oltre ogni limite, anche per i compatrioti di Putin. Che sono ricchi ma non fessi. Ecco quindi la necessità di trovare zone altrettanto ricche di bellezze naturali e non solo, ma a prezzi più contenuti.

E NON a caso, dopo l’ex nosocomio di Carignano, villa Reale e altre dimore di sicuro prestigio (come quella ceduta nei mesi scorsi dall’oncologo Umberto Veronesi a Mastiano), anche villa Orlando, per The Guardian, è finita nel mirino dei russi. Il prezzo? Non proprio da edilizia popolare: 8 milioni di euro. Trattabili, naturalmente. Il fascino delle nostre colline, la presenza di dimore in cui hanno abitato Elisa e Paolina Bonaparte è ancora palpabile. Di più. I russi si starebbero stufando anche di Forte dei Marmi.

Il motivo? Troppi connazionali presenti. Quasi un’overdose. E così Lucca sta finendo per attrarre una seconda generazione di russi, molto più attenti e preparati culturalmente a gustarsi le bellezze del territorio. Come conferma Paola Barbieri del ristorante il Giglio, intervistata da The Guardian. «Chi si immagina russi che gustano piatti ricercatissimi e chiedono dove acquistare capi di abbigliamento di Gucci e Prada – spiega – è fuori strada. Ci chiedono prodotti del territorio, si informano sul nostro olio extravergine e vogliono gustarsi la nostra terra. Niente mance stellari, molta più sobrietà e gusto».