Rapinatore libero: torna a rubare

Raid notturno al distributore, poi in una gioielleria a S.Concordio

Una volante della Polizia in una foto d'archivio

Una volante della Polizia in una foto d'archivio

Lucca, 29 maggio 2015 - Commette un furto che si trasforma in rapina impropria, viene arrestato in piena notte da una guardia giurata e dalla Polizia, ma il giorno dopo torna subito in libertà e si mette immediatamente al... lavoro: con un nuovo furto. Protagonista della singolare vicenda un pregiudicato lucchese di 42 anni che era stato arrestato l’altra notte con l’accusa di rapina impropria al distributore di carburante Esso di via del Brennero. Mercoledì pomeriggio, appena rimasso in libertà, si è reso responsabile di un nuovo episodio criminoso. Poco dopo le 17, infatti, la proprietaria di una gioielleria in viale San Concordio, ha segnalato al «113» che un uomo aveva appena rubato la borsa di una sua cliente.    Una pantera della Polizia intervenuta immediatamente sul posto ha potuto constatare che l’autore del furto pochi istanti prima era entrato nella gioielleria chiedendo la stima di un vecchio orecchino, fornendo alla commessa, come previsto per legge, le proprie generalità. L’uomo però, accortosi che dopo di lui era entrata una cliente che aveva lasciato la borsa incustodita nel cestino della bicicletta, ha ritenuto di abbandonare in tutta fretta sul bancone l’orecchino di modesto valore, per allontanarsi repentinamente con la borsa della cliente. La giovane ha però avuto una pronta reazione, urlando e rincorrendo subito il ladro. E questi, per garantirsi la fuga, ha abbandonato la borsa a poca distanza dopo averne sparpagliato il contenuto lungo la via. I poliziotti oltre ad avere avuto le generalità del malvivente hanno visionato le telecamere presenti nel negozio per verificare che si trattasse effettivamente della stessa persona. All’esito della visione delle immagini, il 42enne è stato riconosciuto e sarà denunciato per questo nuovo episodio delittuoso.   A quanto pare l’uomo, dopo la comvalida del provvedimento di fermo, era stato rimesso subito in libertà dopo il raid notturno al distributore di San Marco, perché il giudice aveva ritenuto di non applicare misure cautelari. Evidentemente l’episodio dell’altra notte a San Marco non era stato valutato di particolare gravità ai fini di una condanna e quindi della necessità di una custodia cautelare preventiva in carcere o agli arresti domiciliari. Dunque una stretta applicazione delle leggi vigenti. Il risultato è comunque che il protagonista di questi due episodi è tranquillamente in libertà.