Provincia, i dipendenti all’attacco: «Qui siamo allo stallo»

«Baccelli, più che a noi è interessato alle inaugurazioni»

Palazzo Ducale

Palazzo Ducale

Lucca, 21 aprile 2015 - Altro che futuro dei dipendenti della Provincia, ancora alla ricerca di un domani che pare tutto meno che rassicurante: al presidente Baccelli interessano cerimonie, tagli dei nastri e uscite pubbliche in vista della ormai imminente campagna elettorale. Firmato Cgil, Cisl e Uil e le rsu di palazzo Ducale. E’ un vero e o proprio siluro quello che i sindacati della triplice scagliano con un nota ufficiale verso l’attuale presidente, che dovrà dimettersi per partecipare alla prossima sfida per le elezioni regionali. «Il 31 marzo - si legge nel documento dei sindacati - scadevano importanti adempimenti inerenti la riforma delle province ma a Lucca, sebbene la Provincia abbia motivato la propria permanenza fino alla data delle elezioni per poter traghettare i servizi e i dipendenti verso Regione e Comuni e per ridefinire l’assetto organizzativo del nuovo ente di area vasta, la situazione è di stallo totale». La trattativa con la Regione, al netto della propaganda elettorale che arriva anche da Firenze, non ha prodotto grandi risultati e prevede il passaggio non solo di funzioni ma anche di 6,2 milioni di euro derivanti da entrate extratributarie. «Sembra ormai assodato - prosegue la nota - che soltanto un centinaio di dipendenti, a fronte dei 150 finanziabili con tale importo, transiteranno nei ruoli regionali restando nel territorio, mentre un’altra decina , potrà ambire ad un posto in Regione direttamente a Firenze, partecipando a bandi di mobilità regionali. Oltre a ciò però c’è il vuoto: ad oggi la Provincia non ha attivato il confronto con i Comuni per il riordino delle funzioni che la legge regionale ha previsto in transito verso questi enti». Le Rsu ricordano che è stata avviata solo la procedura di messa in mobilità di 48 dipendenti in possesso dei requisiti Pre-Fornero. I sindacati esprimono grande preoccupazione. Poi l’affondo, durissimo, contro Baccelli e la sua giunta. «Nonostante la campagna elettorale sia in pieno fermento, - si legge - presidente, giunta, Consiglio provinciale e tutto lo staff tecnico di supporto (portavoce, segreteria personale del Presidente, dirigenti a contratto) risultano ancora al loro posto con retribuzioni, indennità di carica, gettoni di presenza e rimborsi spese (parcheggi compresi)». «Il presidente Baccelli che tanto ha decantato il suo interesse per il personale della Provincia motivando così la sua scelta di rimanere a capo della Provincia fino al giorno dell’elezione a Consigliere Regionale - conclude la nota - adesso pare interessato più alle inaugurazioni ed alle uscite pubbliche che alla partecipazione ai tavoli istituzionali di riordino o alla ricerca di soluzioni per dare risposte concrete al personale». Un addio al veleno.