Video a luci rosse in auto. La polizia indaga sul filmato "hot"

La donna protagonista della clip: "Non sapevo di essere ripresa"

Il video è circolato prima su WhatsApp, poi è finito su internet

Il video è circolato prima su WhatsApp, poi è finito su internet

Lucca, 26 aprile 2017 - Il caso era esploso un paio di mesi fa, a metà febbraio. Su telefonini e computer aveva iniziato a circolare un video a luci rosse; non uno dei tanti filmini hot amatoriali che si trovano nella rete, ma un amplesso fugace consumato in auto tra due amanti della provincia di Lucca la scorsa estate. Lui un  quarantenne; lei insospettabile madre di famiglia, con marito e figli da accudire. Lo scandalo era esploso in un amen, o in un "clic", se preferite, poi era andato via via spegnendosi. Ora la vicenda torna alla ribalta perché dopo lunghi giorni di riflessione la donna avrebbe preso una decisione clamorosa: denunciare l’amante alla polizia proprio per quei frammenti osè diffusi incautamente e finiti alla mercè di tutti sulla rete.

Una decina di minuti, tanti quanto la durata del filmato incriminato, in cui i volti dei protagonisti della "performance" e le loro voci si distinguono nitidamente, che avrebbero potuto rovinarle la vita: per questo la donna ha deciso di farsi coraggio, vincere l’imbarazzo e raccontare tutto per filo e per segno al commissariato di polizia, per tutelarsi in ogni modo dalle possibili conseguenze della divulgazione di quel video scomodo.

Perché quel video, nelle intenzioni degli amanti, doveva rimanere privato. Attimi di trasgressione consumati sul sedile di un’auto e immortalati con il telefonino non certo per essere visualizzati su chissà quanti schermi. Non era certamente previsto il passaggio che già in passato, chissà quante volte a ogni latitudine dello Stivale, ha trasformato un momento di intimità in un potenziale incubo: l’invio del file "bollente" in una chat privata di WhatsApp che piano piano ha raggiunto anche i conoscenti dei due protagonisti, comprese le famiglie e i colleghi di lavoro.

Il tutto (pare) all’insaputa della donna, che dopo aver scoperto quanto era accaduto si è trovata a fare i conti anche con l’imbarazzo di giustificare quel flirt «piccante» al marito. Ora ci penserà la giustizia a fare il suo corso e a stabilire se, dietro a quella che fino ad ora è stata ritenuta una (pesante) leggerezza, si nasconde in realtà anche un reato.

Luca Vagnetti