Un cuore a metà

Il commento del caposervizio de La Nazione di Lucca

Remo Santini

Remo Santini

Lucca, 24 luglio 2016 - Due parole che fanno rima: lucchesità e internazionalità. Concetti diversi, e la domanda è questa: possono coesistere? Sinceramente non ho dubbi, sì. Anzi, sono proprio fatte l’una per l’altra. In questi anni ho sentito dire delle castronerie così grosse che neanche verrebbe voglia di ripetere. E cioè che l’essere provinciali non si sposa con l’apertura al mondo, che la principale causa del mancato decollo della nostra città nella cultura e nel turismo è dovuto al fatto che siamo troppo chiusi e autoreferenziali. Credo proprio che non sia così: è il connubio tra le nostre radici e le cose nuove (o moderne se preferite il termine) che diventa vincente.

Basta citare alcuni esempi con le manifestazioni che da anni difendiamo con forza: se i Comics sono esplosi arrivando a 250mila presenze in pochi giorni, è perché si è deciso di farli sbarcare in tutti gli angoli del centro storico e a ridosso delle Mura. Se il Summer Festival il prossimo anno taglierà l’ambizioso traguardo delle 20 edizioni, è soprattutto per la magia creata dal connubio tra il talento di grandi artisti mondiali e italiani e la scenografia unica rappresentata da piazza Napoleone. Se abbiamo una qualche chance di poter rilanciare un turismo di qualità (non certo con le politiche dell’attuale amministrazione) è perché Lucca ha conservato intatto il suo fascino e le sue tradizioni.

Se c’è una qualche possibilità di vedere un futuro di rilancio per riportare residenza e funzioni nel tessuto urbano medievale, è perché possiamo sfruttare antichi edifici riadattandoli alle esigenze dei giorni nostri, creandovi posti auto e servizi al cittadino. Insomma, ciò di cui i sapientoni vogliono farci vergognare (ovvero l’attaccamento alla nostra storia) è in realtà il motore che può finalmente farci diventare competitivi. Ecco perché lucchesità e internazionalità sono due facce della stessa medaglia. È il cuore di Lucca diviso a metà: con entrambe le parti che devono battere forte.