Trittico della Guerra, i Guinea Pigs a Castello Pasquini

Nel cast anche il livornese Marco de Francesca che torna «a casa» per la prima volta

L’ATTORE Marco De Francesca

L’ATTORE Marco De Francesca

Livorno, 8 luglio 2016 – Questa sera a Castello Pasquini andrà in scena il Trittico della Guerra, uno spettacolo di riflessione allestito dalla compagnia milanese Guinea Pigs. Tra gli attori, anche il livornese Marco De Francesca che torna «a casa» dopo un lungo girovagare tra Roma e Milano tra una scuola di recitazione e un palcoscenico di rilievo. Il giovane attore fin da piccolo ha inseguito il proprio sogno di recitare. Con la sua prima insegnante e regista Eleonora Zacchi, ora direttrice della scuola Laura Ferretti del Centro Artistico il Grattacielo, ha iniziato ormai tanti anni fa, prima di prosegue gli studi accademici fra Roma e Milano con Ugo Morosi, Lello Arena, Olli Hauenstein, Giorgio Rossi, Marilyn Fried e molti altri. Ha lavorato, tra gli altri, con Carlo Boso, Sergio Basile, Alvaro Piccardi, El Conde De Torrefiel, Renzo Martinelli e Maurizio Scaparro, per poi contribuire a fondare la compagnia milanese Guinea Pigs con cui ha debuttato nel 2016 ne «Il Trittico della Guerra» con la regia di Riccardo Mallus. «Il gruppo Guinea Pigs – spiega proprio De Francesca – è composto da tanti attori e persone che provengono da varie esperienze teatrali. Non solo drammaturgiche, ma di ogni genere. Ci siamo incontrati, durante i nostri percorsi, e abbiamo creato questa compagnia. Siamo io, Letizia Bravi, Francesco Martucci, Federico Meccoli, Riccardo Mallus, Giulia Tollis, Gianluca Agostini e Rollo Betti. E per lo spettacolo del Trittico della Guerra lavorano con noi anche Laura Dondi e Sara Troiani. Si tratta di un primo progetto artistico del gruppo ed esprime l’interesse per i temi dell’attualità e della cronaca, trovando forma scenica nell’incontro e nello scontro con materiali e forme della tradizione teatrale. Drammaturgia e regia si alimentano di sessioni di lavoro collettivo dove parola, azione, suono, movimento e dispositivo scenico concorrono al processo di creazione». Lo spettacolo indaga le guerre contemporanee nascoste e invisibili che la nostra società non vede o non riconosce. Sfruttamento del lavoro e moderna schiavitù, violenza gratuita e social-bullismo, il corpo della donna come territorio di conquista, sono i temi d’indagine di questo trittico contemporaneo ideato dal regista Riccardo Mallus. «È la prima volta – chiude De Francesca – che torno a casa a presentare un lavoro tutto mio. Lo spettacolo andrà in scena stasera alle 21.30 nella Sala del Camino del Castello Pasquini di Castiglioncello. Poi il 14 sarò a San Miniato dove ritroverà la mia vecchia insegnante Eleonora Zacchi, per uno spettacolo su Padre Romero. Per me è un vero e proprio ritorno alle origini e sono emozionato. In Toscana ci sono tante belle realtà teatrali, ma per rimanere in vita dovrebbero cercare di fare più comunità».

Nicolò Cecioni