Nogarin, 5 Stelle e il voto contro: "Solo questioni tecniche"

Il sindaco di Livorno spiega il perché del voto contrario della maggioranza al bilancio

Il sindaco Nogarin

Il sindaco Nogarin

Livorno, 1 ottobre 2015 - Tutti si chiedono cosa sia successo in consiglio comunale a Livorno, dove la maggioranza a 5 Stelle ha votato contro il bilancio consolidato sperimentale 2014 presentato dalla giunta Nogarin. Basta scorrere i commenti sulla pagina Facebook del primo cittadino per capire che diversi seguaci del Movimento si chiedono il perché di un voto che all'esterno può essere percepito come una brutta figura. E allora è lo stesso Nogarin a spiegare cosa è successo. Il succo è uno e uno solo: sono questioni tecniche, bene ha fatto la maggioranza a bocciare il bilancio.

No, Nogarin non è impazzito. La spiegazione  - in estrema sintesi - è questa: a Livorno  si sperimenta la nuova contabilità degli enti locali per cui il bilancio preventivo è stato approvato già a dicembre, mentre nella maggior parte dei comuni italiani lo si approva in corso d'opera. Ci sono state però delle modifiche legislative sui cosiddetti crediti inesigibili e siccome a Livorno Aamps ne ha circa per 11 milioni di euro, secondo le cifre dello stesso Nogarin, i conti vanno rifatti. "Non armonizzare il bilancio del Comune con quello di Aamps - scrive il sindaco sulla sua pagina Facebook - sarebbe significato votare un atto fittizio, sul quale si sarebbe dovuto tornare necessariamente stravolgendolo".

In conclusione, era un obbligo portare il bilancio in consiglio, ma non approvarlo. Infatti non è prevista alcuna sanzione: il Comune sarà "semplicemente" chiamato dalla Corte dei conti a spiegare cosa è successo. E il Comune risponderà che non poteva approvare un atto che sarebbe risultato "monco", perché mancante della partita Aamps. Contro il bilancio hanno votato anche le opposizioni.

Quindi, spiega Nogarin, nessuna crisi di governo, nessuna sfiducia. Con buona pace di chi lo sperava, e per esemplificare il suo stato d'animo ha postato una copertina di Tex intitolata "Il supplizio", con il commento "Quanto vi brucia". certo, c'è chi fa notare che magari sarebbe stato bene spiegare cosa stava accadendo all'opinione pubblica (in effetti è strano che davanti a una situazione così contorta e al rischio di una percezione sbagliata di quello che stava accadendo non si sia sentita l'esigenza di spiegare la questione, ndr), chi ancora non capisce perché magari non ha voluto approfondire e aprire un giornale del resto è peccato mortale (non manca un commento dello stesso Nogarin che stigmatizza la supposta mancanza di obbiettività dei media), la maggior parte dei commenti però approva l'operato pentastellato. Chi sulla fiducia, chi perché ha capito davvero le motivazioni della maggioranza.

Luca Boldrini