Cevital presenta i dettagli del piano

Piombino, al ministero le cifre (700 milioni) e i tempi (tre anni)

Issad Rebrab e Massimo Giuliani

Issad Rebrab e Massimo Giuliani

Piombino, 15 maggio 2015 - Cevital ha presentato il piano da 700 milioni di euro. Confermati investimenti e tempi. È stato presentato ieri pomeriggio al ministero dello sviluppo economico, alla presenza del ministro Federica Guidi, dell’assessore regionale Gianfranco Simoncini, della provincia, del sindaco Massimo Giuliani e del vicesindaco Stefano Ferrini, del commissario straordinario Lucchini Piero Nardi. Presente al tavolo anche il futuro nuovo direttore generale dello stabilimento Adriano Zambon mentre il Piano è stato presentato dal presidente Issad Rebrab accompagnato dall’amministratore delegato Farid Tidjani.

"Un piano corredato di tutti i numeri e con un cronoprogramma ben preciso - ha affermato il sindaco - con la delineazione di tutte le fasi di sviluppo dell’intero progetto, sostanziato da un ragionamento solido e da un conto economico".

In pratica il Piano conferma quanto più volte annunciato e quanto abbiamo scritto, in questi ultimi mesi. Per quanto riguarda la parte siderurgica, sono infatti assicurate le tre fasi principali di realizzazione degli impianti: una prima fase che prevede l’ottimizzazione e il revamping dei laminatoi per migliorarne l’efficienza e la produttività, insieme alla demolizione dei vecchi impianti dell’area a caldo e alla costruzione di un ulteriore treno rotaie, che andrà ad aggiungersi al preesistente. Una seconda fase sarà quella della costruzione del primo forno elettrico da realizzare in Padule con 115 milioni di investimento circa entro il 2016. Con l’avvio di questi lavori verrà ordinato il secondo forno elettrico per raggiungere entro la fine del 2017 una produzione di due milioni di tonnellate all’anno, concludendo così anche la seconda fase. Tutto questo con un investimento di 300 milioni di euro, ai quali dovranno essere aggiunti altri 400 milioni previsti per la logistica e per l’agroalimentare. In tre anni Cevital conta quindi di aver messo a sistema l’impianto siderurgico. Contemporaneamente cominceranno la dismissione dell’area a caldo con le bonifiche. Per quanto riguarda l’approvvigionamento dei semiprodotti, sono stati individuati alcuni fornitori italiani europei e anche indiani (Jindal).

Assicurazioni importanti sono venute anche per la parte logistica, per la quale Cevital prevede anche l’ingresso di altri operatori commerciali: il gruppo cinese Chec e il gruppo giapponese Mitsui. L’obiettivo è quello di movimentare un discreto mercato a livello internazionale. Parallelamente, al termine delle bonifiche, partirà anche la realizzazione della produzione agroalimentare che sostanzialmente consisterà in attività di triturazione semi e mais per ottenere vari tipi di farine e nel raffinamento, condizionamento e stoccaggio di oli vegetali a uso alimentare. Prospettato anche uno zuccherificio e un grande impianto di stoccaggio per la distribuzione dei succhi di frutti sul modello di uno stabilimento esistente a Rotterdam. Con questi prodotti Cevital intenderebbero coprire tutto il mercato del Mediterraneo mentre per l’acciaio il mercato sarà essenzialmente europeo mentre il prodotto eccedente potrà essere destinato all’Algeria.

Maila Papi