Livorno-Vicenza 1-1, beffa su rigore. Ma per i play off basta un pari

Amaranto in gol con Vantaggiato, ma poi raggiunti al 92' da un penalty. Mazzoni perde la testa e si fa espellere. Ora a Pescara è fondamentale non perdere / LE IMMAGINI DAL CAMPO / C'E' SEMPRE UN'ULTIMA SPIAGGIA... Il commento di Alessandro Antico

Il rigore del pareggio realizzato dal Vicenza al 92' (LaPresse)

Il rigore del pareggio realizzato dal Vicenza al 92' (LaPresse)

Livorno, 15 maggio 2015 - Mettiamola così, grazie ai risultati degli altri campi, un pareggio o una vittoria sarebbero stati uguali. Ma subire il pareggio al 92' è stato uno choc incredibile. Comunque il Pescara ha perso e l'Avellino pareggiato, perciò per andare ai playoff basterà non perdere all'Adriatico tra una settimana. Il primo vero brivido al 14' quando sulla sinistra il Vicenza mette in difficoltà la retroguardia amaranto. Sampirisi salta un uomo, entra in area e mette in mezzo un pallone velenosissimo. Lambrughi è il più lesto di tutti a deviare in corner, ma per poco non sfiora l'autorete. La seconda occasione di un match caratterizzato da ritmi bassi e poche occasioni, arriva dieci minuti più tardi. L'azione è invitante con Vantaggiato che si invola in area e prova a tirare. L'attaccante pugliese, però, perde il tempo, fa cilecca e liscia la palla, finendo rovinosamente a terra. Dopo 9 minuti di niente, gli amaranto sbloccano il risultato un po' a sorpresa. Ripartenza fulminea dei ragazzi di Panucci, Moscati s'invola sulla fascia e mette in mezzo un cross teso. Vantaggiato è lì e con una torsione spettacolare batte Vigorito, segnando l'1-0 al 32'. La reazione del Vicenza è rabbiosa ma inconcludente. I biancorossi, dopo lo svantaggio, collezionano corner a ripetizione, senza mai rendersi veramente pericolosi. E così, 5 minuti più tardi, Vantaggiato per poco non fa doppietta. Contropiede rapido sulla sinistra con Djokovic che mette in mezzo per l'attaccante numero 24. Il suo colpo di testa vola in cielo. Il primo tempo si chiude con il siluro di Djokovic che sorvola la traversa di qualche metro.

La ripresa si apre con un brivido che scorre lungo la schiena dei tifosi dell'Ardenza. Retropassaggio sbagliato di Emerson per Maicon che non riesce a controllare e per poco Mazzoni non viene beffato. Pochi minuti più tardi il Livorno recrimina per un rigore. Vantaggiato cade in area, ma Pasqua lascia giocare tra le proteste di tutto il Picchi. Al 14' i ragazzi di Panucci buttano via una ripartenza ghiottissima. Djokovic ha tutta la metà campo libera ma arriva tardi sul pallone e prova a servire Jelenic sulla fascia. Il risultato non è dei migliori. Dal 17' al 20' Mazzoni viene chiamato in causa tre volte. La prima sulla punizione precisa nel sette di Di Gennaro. La seconda sulla bordata di Cocco, deviata in corner con un guizzo felino. L'ultima per colpa di Maicon che prova uno spregiudicato retropassaggio verso il portiere livornese che all'ultimo tuffo rinvia lontano anticipando d'un soffio Di Gennaro. Poi i ritmi calano e il sussulto si ha al 34' con la punizione di Cocco che potrebbe creare dei problemi ma è debole e centrale. Mazzoni fa buona guardia. Sembra tutto finito, ma Emerson al 92' commette fallo su Petanha in area. Per due volte è stato il Livorno a beneficiare di un rigore allo scadere. Stavolta gli amaranto se lo vedono assegnare contro. E dal dischetto Cocco non sbaglia. Ma non è finita perché dopo il triplice fischio Mazzoni perde la testa e si fa espellere per proteste. Il portiere salterà il match decisivo a Pescara, dove, grazie al risultato di oggi, basterà ugualmente il pareggio, ma in porta andrà il giovanissimo Cirpiani. 

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