E' morto Garibaldo Benifei, partigiano e memoria storica di Livorno; lutto cittadino

Benifei si è spento a 103 anni, proprio alla vigilia della festa della Liberazione. Il cordoglio di Valeria Fedeli, vicepresidente del Senato, e del Comune LE FOTO DEL CORTEO FUNEBRE

Il corteo funebre per Garibaldo Benifei (nel riquadro) (Lanari)

Il corteo funebre per Garibaldo Benifei (nel riquadro) (Lanari)

Livorno, 24 aprile 2015 - Un altro pezzo della storia di Livorno che se ne va. E' morto all'alba di questa mattina all'età di 103 anni, l'ex Partigiano Garibaldo Benifei, presidente dell'Anmpi e dell'Anppia, e nel 2007 insignito della Livornina d'oro. La massima onorificenza della città che lo scorso 8 marzo era stata consegnata anche alla moglie Osmana Benetti Benifei, sua compagna di vita. Per i funerali di Garibaldo Benifei, che si svolgeranno domenica 26 aprile, è stato proclamato il lutto cittadino.

IL CORTEO FUNEBRE - La salma di Garibaldo Benifei è partita dall'abitazione di Benifei, in via Settembrini, per fermarsi al monumento ai partigiani di fronte ai cimiteri, nel giardino pubblico della "Pinetina", che dà sul viale della Libertà. Poi il corteo è ripartito per il Comune. Qui ad attendere la salma di Benifei c'era il sindaco Filippo Nogarin. Dal Comune poi l'ultimo tratto del corteo, fino alla sede della Svs, dove è stata allestita la camera ardente. 

LA COMMOZIONE DEL SINDACO - Quando è arrivata la notizia il sindaco Nogarin, che aveva appena annunciato l'intenzione di intitolare una strada di Livorno al rabbino Elio Toaff, scomparso alcuni giorni fa, commosso, ha interrotto la seduta del consiglio comunale. E il vicario del vescovo, monsignor Paolo Razzauti, sul suo profilo facebbok ha dedicato un pensiero al partigiano Garibaldo: "Ci ha lasciati Garibaldo Benifei: alla vigilia del 25 Aprile. Anche per la morte ha scelto un giorno particolare. Un uomo piccolo di statura ma grande di levatura morale. Un altro pezzo di Livorno ci lascia; uno tra coloro che hanno contribuito a ricostruire Livorno nel dopo guerra; uno che con la sua presenza continua ci ricordava i valori della Libertà e della giustizia. Grazie Garibaldo per ciò che sei stato e che continuerai ad essere, nella memoria, per ciascuno di noi, per questa Città".

Il sindaco Filippo Nogarin, appresa la notizia ha disposto l'immediata sospensione del Consiglio Comunale in corso, che gli ha tributato un lungo e commosso applauso. Il primo cittadino ha poi contattato la famiglia per rendere le condoglianze anche a nome della città tutta. “Sono profondamente addolorato per l'improvvisa scomparsa di Garibaldo – sono state le prime parole del sindaco – con lui se ne va una parte importante della storia dell'antifascismo e della Resistenza della nostra città. Ho avuto il privilegio di incontrarlo diverse volte, l'ultima solo poche settimane fa, in occasione della consegna della “Livornina d'oro” alla moglie Osmana. Sono stati sempre momenti molto intensi. Era una persona sorridente e di straordinaria umiltà: che il suo insegnamento di democrazia possa illuminare il nostro cammino. Sono molto vicino a Osmana che con lui ha condiviso una vita intera di lotta per la giustizia e la libertà”.

DOMENICA 26 APRILE LUTTO CITTADINO - Per domenica 26 aprile è stato disposto il lutto cittadino. «Considerato - si sottolinea nella delibera di Giunta - l'impegno profuso nel corso della sua intera vita da partigiano, da antifascista e da semplice cittadino a concretizzare quei principi di libertà e democrazia sanciti dalla Costituzione Repubblicana» e «atteso che la città di Livorno, animata da questi sentimenti, già ebbe a riconoscerne l'assoluto prestigio con il conferimento della Livornina d'oro, massima onorificenza della città».

LA CAMERA ARDENTE - La camera ardente sarà allestita questo pomeriggio alle 15.30 nella sede dell'Svs in via S. Giovanni. Durante il trasferimento dalla casa alla camera ardente la salma sarà scortata da due vigili della Polizia Municipale ed è prevista una sosta davanti al palazzo Comunale per un minuto di omaggio da parte del sindaco e delle autorià. Garibaldo Benifei, nato a Campiglia Marittima il 31 gennaio 1912, aveva da poco compiuto 103 anni. Nel 2007 l'amministrazione comunale gli aveva conferito la “Livornina d’oro”, la più alta onorificenza della città, per la sua attività antifascista.

IL CORDOGLIO DEL SENATO - "Esprimo il mio più profondo dolore per la scomparsa dell'ex partigiano Garibaldo Benifei, simbolo dell'antifascismo livornese". Lo ha detto la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, che ha aggiunto: "A poche ore dal 70esimo anniversario della Liberazione dall'occupazione nazifascista, la morte di Garibaldo Benifei rinnova in tutti noi il monito a non dimenticare le radici della nostra democrazia, onorando la memoria di chi, come lui, fece una scelta di libertà, affrontando anche la reclusione durante gli anni bui del regime in quanto perseguitato politico".