Livorno, le Giornate Fai di Promavera (foto Lanari)
Livorno, 21 marzo 2015 - Il 21 e 22 marzo in tutta Italia si svolgerà la XXIII edizione della Giornate FaI di Primavera, destinate a far conoscere piccoli e grandi gioielli d’Italia, ad aprire meritoriamente palazzi, monumenti, chiese, parchi e in generale siti monumentali normalmente chiusi al pubblico.
A Livorno per questa XXIII edizione delle giornate Fai di Primavera saranno visitabili i magazzini e le cantine del Palazzo delle Colonne di Marmo ai quali si accede dagli Scali del Monte Pio 31. Questi locali conservano ancora la struttura originaria dell’epoca di costruzione del Palazzo e in occasione di questa giornata sarà possibile effettuare una visita unica nel suo genere degli ambienti poco noti della Livorno settecentesca.
Le visite saranno condotte dagli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti del liceo Niccolini Palli di Livorno, e si svolgeranno con cadenza regolare con i seguenti orari: sabato 21 marzo 14-18 (ultimo ingresso) e domenica 22 marzo ore 10- 18.30 (ultimo ingresso).
In questa occasione sarà inoltre possibile visitare la Mostra “I Luoghi di Modigliani. Tra Livorno e Parigi”, a cura di Luca Dal Canto, allestita nei locali dei Magazzini del Palazzo: un progetto composto da 56 pannelli che raccontano la vita di uno dei più grandi artisti del Novecento attraverso gli scatti contemporanei di quelli che furono i “suoi” luoghi e 45 racconti illustrati. L’ ingresso alla collezione d’arte della Fondazione Livorno sita in Piazza Grande 23 è invece l’appuntamento esclusivo riservato a Iscritti FAI e a coloro che si iscriveranno nelle Giornate FAI di Primavera. La collezione è composta da dipinti, sculture ed opere grafiche e costituisce un importante patrimonio culturale della città. L’orario di accesso sarà il seguente: sabato e domenica dalle 16 alle 17.50 (ultimo ingresso). Le prenotazioni per le visite alla collezione saranno raccolte in loco dal personale FAI nei magazzini del Palazzo delle Colonne di Marmo. Si consiglia di indossare calzature comode.
Per ulteriori informazioni: [email protected]; www.fondoambiente.it