Le barche non sono pronte: a rischio il Palio della Liberazione

Trofeo del 26 aprile, in bilico la prima gara remiera dell’anno per problemi organizzativi

L’equipaggio del Venezia

L’equipaggio del Venezia

Livorno, 27 marzo 2015 -È in forte rischio il Trofeo di Liberazione. Ieri abbiamo dato la notizia che la prima gara remiera dell’anno è stata rimandata per questioni legate all’organizzazione del Tan. Oggi, purtroppo, siamo costretti a scrivere che molto probabilmente il primo evento dell’anno non ci sarà. Il motivo? La manutenzione delle barche. A differenza delle rassicurazioni che ci aveva dato il presidente del Cat, Fabio Canaccini, ieri è circolata la notizia, che poi si è rivelata fondata, che solamente le prime 4 barche saranno pronte intorno al 10 aprile. Le altre entreranno nel cantiere subito dopo. Al momento Borgo, Pontino, Salviano e San Jacopo stanno subendo i trattamenti di routine. Poi prenderanno il loro posto Venezia, Ovosodo, Livorno Sud e Labrone. Per ogni gozzo ci vogliono circa quattro o cinque giorni lavorativi (quindi esclusi i sabati e le domeniche, ndr) tra lavaggio, sgrassamento, smontaggio dei seggiolini e verifica dei remi. Dunque, praticamente una settimana a gozzo. A causa del ritardo dell’approvazione del bilancio in Consiglio, le prime quattro barche sono state consegnate al Cantiere Romoli, che quest’anno ha «vinto» il bando per la manutenzione, il 18 marzo e, salvo imprevisti legati al meteo, dovrebbero essere pronte tra due settimane. Per gli altri gozzi ci vorranno circa gli stessi giorni ed è matematicamente impossibile che tutte le 8 imbarcazioni siano pronte per il 26 aprile, data del Trofeo di Liberazione. Quella, comunque, è una gara a cronometro e un’opzione potrebbe essere che le varie sezioni nautiche si scambino le barche al momento della partenza. Ma alle cantine questa ipotesi non piace molto. Anche perché per preparare una gara bisogna avere a disposizione l’imbarcazione e non sarebbe regolare dare solo a 4 sezioni nautiche la possibilità di allenarsi. Per questo motivo, di solito, tutti i gozzi sono sempre stati dati ai presidenti lo stesso giorno, dopo la pesa. La tradizione vuole che la consegna avvenga il sabato dopo che i gozzi sono usciti dal cantiere. Ma quest’anno le cose potrebbero cambiare. Il problema, poi, riguarda anche le gozzette, anche se, essendo di vetroresina, non hanno bisogno di una grossa manutenzione. Stesso discorso per le barche del Minipalio che quest’anno saranno cinque (Venezia, Salviano, Borgo, Pontino e Labrone) e del femminile (Labrone, Borgo e Salviano).

Nicolò Cecioni