"Finte separazioni per mantenere la casa popolare"

La denuncia dell'assessore al sociale Ina Dhimgjini

Ina Dhimgjini

Ina Dhimgjini

Livorno, 14 febbraio 2016 - Finte separazioni, a Livorno è boom. L’assessore Ina Dhimgjini rivela "abbiamo scoperto che molte coppie marito e moglie o conviventi di fatto sono separati in casa. Questo gli permette di mantenere l’abitazione popolare altrimenti, cambiando la composizione del nucleo famigliare, potrebbero perdere il diritto".

Un fenomeno che è in aumento anche se ha già raggiunto livelli allarmanti. "Presenteremo a brave tutti i dati del nostro lavoro – dice l’assessore – a partire dalla decadenze dalle assegnazioni che è stata modificata dalla legge regionale".

Oggi conta l’Isee e chi supera i 16mila euro al mese decade dal diritto di assegnazione ma fino all’aprile dell’anno scorso c’erano le fasce di reddito: sotto i 28mila euro e tra 28 e 35mila. Le verifiche sono continue e l’ente gestore, ovvero Casalp, è costantemente alle prese con gli sgomberi.  Task force Comune, Casalp e Polizia Municipale per un programma dettagliato che parte dai controlli e dalle verifiche delle dichiarazioni. Ed è proprio dall’incrocio dei dati che è emerso il fenomeno delle finte separazioni.

"Una dichiarazione come la falsa separazione incide poi sui contributi: dalla scuola ai servizi sanitari – dice l’assessore – una serie di benefici che altrimenti non ci sarebbero". Tra l’altro quest’anno sarà pubblicato un nuovo bando per l’assegnazione delle case popolari.

"Gli uffici stanno preparando i bandi per edilizia residenziale pubblica, mobilità e emergenza abitativa. Noi abbiamo istituito quattro commissioni per ogni singola graduatoria, vogliamo essere precisi e chi fa la domanda ed ha i requisiti per avere una casa popolare è giusto che abbia risposta da parte del Comune". Il nodo però è sempre lo stesso: ci sono i casi di emergenza che stanno diventando sempre più numerosi. "Livorno è una delle città in Toscana dove ci sono più sfratti e occupazioni abusive. Lavoriamo costantemente con la prefettura ma il problema del rapporto con il proprietario dell’abitazione è fondamentale". La Dhimgjini ha ribadito che da parte della Prefettura non c’è alcuna chiusura sul blocco degli sfratti: "Noi continueremo a svolgere il nostro ruolo di mediazione per evitare che le famiglie finiscano per strada".