«Don Nesi» lancia l’appello alla città. «Il vescovo vuole da noi 55mila euro»

Sos del centro di Corea sotto sfratto: «Livornesi, aiutateci» di Nicolò Cecioni

La sede dell'associazione

La sede dell'associazione

Livorno, 29 agosto 2014 - Anche il sindaco Nogarin e il presidente della Provincia Kutufà hanno partecipato alla raccolta fondi lanciata dall’associazione Don Nesi di Corea. Il «Centro di Orientamento e Ricerca per l’Educazione Aperta» sta traslocando e i volontari hanno richiesto un aiuto economico concreto a tutti i cittadini livornesi, non solo quelli che vivono in Corea. «Per nessuno di noi — racconta Renzo Bacci — questo è un lavoro. Noi cerchiamo di portare avanti gli ideali di Don Nesi nel miglior modo possibile. Offriamo servizi gratuitamente come il dopo scuola, il cinema e la biblioteca ai bambini del quartiere. Ma per traslocare abbiamo bisogno di una mano. Non soltanto dal punto di vista economico. Ai bambini vogliamo offrire il miglior servizio possibile e perciò stiamo cercando anche libri e materiale per la scuola». L’Associazione Don Nesi è operante dal 2003. Il sacerdote lasciò i locali della scuola media «Michelangelo», le vecchie Pistelli, al Comune e altre stanze alla Curia. E da quel giorno i volontari hanno iniziato la loro missione per il sociale. «Noi operiamo in vari settori, dall’educazione alla cultura. Poi facciamo anche l’estate ragazzi. Siamo un’associazione aperta a tutti senza distinzioni. Seguendo l’insegnamento di Don Nesi, il nostro obiettivo è accogliere tutti i bisognosi indistintamente da ideologie, credi e religioni». Nel 2009, però, dalla Curia è arrivata la richiesta di sfratto e adesso i volontari della Don Nesi hanno meno di un mese per traslocare.

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