Oltre 220 cani di razza Carlino in gara alle "Ugopiadi"

Appuntamento domenica 2 ottobre all'agriturismo Ca' Lo Spelli di Guasticce

Ugopiadi 2015 (Foto Simone Lanari)

Ugopiadi 2015 (Foto Simone Lanari)

Livorno, 29 settembre 2016 - Sono 220, in pratica si tratta di un record assoluto, i cani di razza Carlino iscritti per sfidarsi a Guasticce in occasione della tredicesima edizione delle Ugopiadi, il più numeroso raduno nazionale di appassionati di questa razza in Italia e forse nel mondo. L’appuntamento, patrocinato dal Comune di Collesalvetti, è domenica 2 ottobre (dalle 8.30 in poi) all’azienda agricola Ca’Lo Spelli di Guasticce. Per l’intera giornata i quattrozampe si affronteranno con i loro padroni in improbabili gare di atletica leggera, molto leggera, come i 100 metri carlini (circa 20 metri), i 100 metri carlini con ostacoli (in realtà alti pochissimi centimetri) e la grande maratona carlina (alias, un semplice giro dell’edificio dell’agriturismo), il tutto in un clima allegro e spensierato che nulla ha a che vedere con le competitive gare di agility o con le patinate competizioni di bellezza.

Le Ugopiadi, al contrario, sono un evento unico e al di fuori degli schemi, in totale spirito olimpico: un’occasione per rendere reale, almeno per un giorno, la community virtuale che, attraverso il sito www.ugopiadi.it e i suoi social, ha incontrato il favore di moltissimi appassionati (www.facebook.com/Ugopiadi) della razza carlina, contando oggi oltre 26.600 fan. Proprio per enfatizzare lo spirito ironico e conviviale della manifestazione da qualche edizione gli organizzatori hanno introdotto a inizio gara una vera e propria sfilata che coinvolge i padroni con i loro cuccioli, tutti rigorosamente mascherati seguendo un tema prestabilito. Quest’anno la cerimonia, intitolata I Love My Dog, sarà improntata sulla mitologia, con carlini e padroni trasformati in bizzarre divinità dell’olimpo, in eroi e in strane creature del mito. Il travestimento più originale e creativo sarà premiato da una giuria composta da Elisa Cavasin, della Nino & Lulù Pet Boutique (www.ninolulu.dog), Tommaso Baroncelli di I Love My Dog (www.fashionstreetwearitalia.com) e dalla giovanissima social manager Martina Schizzarotto: il primo classificato, oltre alla gloria, si porterà a casa un prezioso piumino (per carlini, ovviamente) del famoso brand I Love My Dog.

Come da tradizione subito dopo la sfilata un mangiafuoco accenderà la torcia olimpica e darà il via alle gare, tutte monitorate da un esperto veterinario, il dottor Edoardo Gonzaga (www.veterinariogonzaga.it), pronto per ogni evenienza e presente per dare consigli e controlli gratuiti e da un istruttore cinofilo AIECI, la dott.ssa Valentina Cavallini, anche lei disponibile a fornire utili consigli educativi a tutti i partecipanti. Alle Ugopiadi 2016, inoltre, sarà presentato il nuovo brand Ugopiadi Sportswear for dogs, una combinazione originale di t-shirt identiche per cani e per umani, per fare tutti insieme tanto movimento e sport. Il programma dettagliato, con gli orari, le indicazioni per raggiungere la location e tante curiosità sulle edizioni passate è online su www.ugopiadi.it.

Il nome Ugopiadi deriva da Ugo, il mitico carlino che Stefano Pampaloni - esperto in comunicazione digitale, titolare della web agency Zaki e ideatore del raduno - comprò anni fa in un negozio di animali. Portato a casa Ugo manifestò subito i primi problemi di salute: rogna rossa, disturbi comportamentali, inappetenza e una grave displasia a entrambe le anche. Il negoziante si scusò con il classico “Lo possiamo cambiare…” ma i padroncini non ci pensarono un attimo a tenere con sé Ugo per curarlo: così, con tanto amore e due operazioni non semplici e molto costose, Ugo guarì, vivendo una vita felice, lunga dieci anni. Presto però Stefano scoprì che in realtà Ugo non era nato in un allevamento italiano, come dichiarato al momento della vendita, ma in un paese dell’est: in un cosiddetto “allevamento lager”. 

“I commercianti senza scrupoli - spiega Stefano - acquistano cuccioli per pochi euro e li rivendono a migliaia. Arrivano in Italia in pessime condizioni di salute. Le mamme sono sfiancate dalle gravidanze, fatte accoppiare con consanguinei, malnutrite e non curate, quanto ai piccoli vengono svezzati prematuramente, non riescono a sviluppare le difese immunitarie, prestissimo spediti e ammassati sui camion peggio che pacchi postali. Impossibile non ammalarsi…”. Stefano decise di aprire un sito per raccontare la storia di Ugo, fare informazione e condividere esperienze con altri appassionati di animali e di carlini in particolare. Pian piano la community crebbe sempre di più e nacque l’idea di rendere reale un incontro rimasto fino ad allora virtuale, dando vita alla prima edizione delle Ugopiadi, nel 2004. Oggi il raduno è cresciuto a dismisura e nelle campagne toscane arrivano ogni anno tanti amici del mondo carlino provenienti persino dall’estero. Gli obiettivi? La condivisione di esperienze relative alle razze, lo scambio d’informazioni, la diffusione delle caratteristiche e peculiarità dei carlini, informare gli utenti sull’illecito mercato di cuccioli dall’est Europa provenienti dagli allevamenti lager e naturalmente stare con tanti amici a quattrozampe in spirito goliardico e in assoluta spensieratezza.