Giovane ricercatrice inventa l’alcoltest per smartphone: un'idea tutta toscana

La ricercatrice livornese a San Francisco: c’è un nuovo progetto

Caterina Falleni

Caterina Falleni

Livorno, 3 luglio 2015 - Non la ferma più nessuno Caterina Falleni. La ricercatrice livornese 26enne colleziona un nuovo premio con la rivoluzionaria applicazione per cellulari «Floome», da lei disegnato in collaborazione con «2045 tech». E’ un etilometro professionale dalle dimensioni molto ridotte, che usa la tecnologia dei moderni smartphone per capire se la persona ha alzato troppo il gomito e tra quanto tempo potrà mettersi alla guida in sicurezza. Per farlo funzionare è necessario collegarlo al jack audio di un qualsiasi smartphone e scaricare l’apposita app che consente di visualizzare i risultati del test sullo schermo del telefono.   Il premio «Cool Idea!» di ProtoLabs è dedicato alle fasi di progettazione e sviluppo, fornendo agli innovatori le risorse di produzione necessarie per trasformare le proprie idee in prodotti intelligenti in grado di rispondere a problemi reali e migliorare la vita. La Falleni si trova al momento a San Francisco, dove porta avanti un progetto che vedrà la luce in autunno.    Caterina ha già alle spalle alcune esperienze molto significative che le hanno spalancato le porte del futuro: prima in California e in Finlandia con il programma Erasmus poi a Rotterdam per uno stage di 4 mesi in uno studio di design. La Falleni è una ricercatrice prodigio: a soli 23 anni ha vinto una borsa di studio del centro ricerca Nasa, nella Silicon Valley per aver inventato un frigorifero senza corrente: Freijis. È il risultato dei 4 anni di studio all’Istituto superiore per le industrie artistiche di Firenze. L’idea le è venuta in Africa studiando alcune strutture fatte con materiali porosi come il fango o la terracotta, che utilizzano il processo di «evaporative cooling», per il quale la temperatura nel nostro corpo si abbassa nel momento della sudorazione.

Tra le invenzioni messe a punto dalla Falleni c’è anche una bici in legno, «Her», che si correda di accessori avveniristici: una custodia per il cellulare che all’occorrenza si trasforma in fanale, una sciarpa-airbag in caso d’incidente; e la ruota intelligente per la pedalata assistita. Ha lavorato anche al progetto per un... bancone robotico: «Makr Shakr», con il team di Carlo Ratti. Attraverso un’app per smartphone, sarà possibile inventare e poi ordinare il proprio cocktail. Si potranno imparare le «ricette» create da altri e postare commenti.