Bersani dà forfait alla Festa dell'Unità di Livorno

Prime defezioni eccellenti: in forse anche il ministro Lorenzin

Pierluigi Bersani (Ansa)

Pierluigi Bersani (Ansa)

Livorno, 14 settembre 2014 - “Impegni parlamentari” è questa la motivazione che trattiene l’onorevole del Pd Pierluigi Bersani a Roma impedendogli di partecipare, domani pomeriggio, alle Festa dell’Unità all’ippodromo Federico Caprilli. Ma Bersani – attesissimo dal pubblico livornese, non è l’unico a disertare la kermesse labronica organizzata dai renziani fiorentini, in testa l’europarlamentare Nicola Danti e il pisano Antonio Mazzeo; pare che anche la presenza del ministro per la salute Beatrice Lorenzin, prevista per domani sera, sia incerta. Insomma, un lunedì che rischia di incassare un mezzo flop almeno nell’area dibattiti allestita nel cuore dell’ippodromo. Gli organizzatori incrociano le dita nella speranza che almeno la ministra alle riforme Maria Elena Boschi – l’unica tra l’altro ad aver partecipato alla campagna elettorale a Livorno legata da amicizia con l’ex candidato sindaco Marco Ruggeri - salga sul palco dibattiti il 20 settembre. Così con il programma che cambia di giorno in giorno, i primi vagiti della festa non hanno scaldato i cuori dei “compagni” livornesi usciti dalla pesante sconfitta alle elezioni amministrative. E là dove non è arrivata la politica non sono arrivati nemmeno i prelibati banchetti che ogni anno venivano preparati dalle abili cuoche delle sezioni piddine. Tutto precotto, made in Cooperativa Otto Marzo, con un bel po’ di disappunto perché i fagiolini con la salsiccia non erano fumanti al punto giusto. L’esordio ha messo il dito nella piaga: lo spirito dei volontari non è lo stesso, e i renziani “fuori porta” non sono riusciti ad animarlo. Forse stasera la presenza del governatore Enrico Rossi, che illustrerà il suo ultimo libro facendo un viaggio ideale nella sua Toscana, potrà richiamare al Caprilli qualche affezionato in più; ma il clima che si respira oggi alla Festa dell’Unità non è quello passionale dei “compagni” che prendevano le ferie per prestare servizio all’evento dell’anno per il loro partito.  Una passione che, invece, vivacizza la Festa dell’Uva a Collinaia dove si fanno immortale su Facebook in beata serenità la segretaria del Pd di Shangay Simonetta Pampaloni e l’attivissimo Fabio Altini con un bel gruppo di militanti dei quartieri nord. La ventitreesima edizione, che dal 10 settembre si concluderà proprio oggi, ha richiamato tanta gente con cortei folkloristici e spettacoli. Il paragone con la Festa nazionale dell’Unità – dedicata al welfare - può sembrare fuori luogo, invece, girando per la kermesse alla periferia della città, si vedono operosi gli storici volontari del Pd. Che l’anima “indomita” – quella che mal digerisce la linea che Matteo Renzi ha dato al centrosinistra - si stia rigenerando altrove? Di certo a Collinaia si mangia bene, come dimostrano i coperti smaltiti ogni sera al circolo Arci; e anche per la chiusura ci saranno musica e allegria a volontà. A dimostrazione che il “cuore rosso” del Pd si spezza ma non si piega.