Tradiva il marito, deve pagare i danni: 20mila euro

Ex moglie condannata. Foto e video di rapporti con altri sette uomini

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

La Spezia, 14 febbraio 2017 - CONDANNATA a risarcire l’ex marito per il danno esistenziale inflittogli mettendogli le corna. Lei è una «traditrice seriale», come letteralmente argomentano i giudici nella sentenza emessa ad epilogo della causa di separazione, promossa da lei. Una lite giudiziaria, questa, che fa scuola, proprio nella misura in cui – oltre a negare le pretese finanziarie della donna e a sgombrare il campo dalle ombre che si erano allungate sull’uomo dipinto dall’ex coniuge come violento e autoritario e causa del fallimento della relazione - riconosce il danno esistenziale da tradimenti a go-go. Il verdetto è dei giudici Francesco Sorrentino (presidente), Nella Mori (giudice relatore) e Lucia Sebastiani in accoglimento delle tesi prospettate dal legale dell’uomo, l’avvocatessa Mariangela Belloni, che ha evidenziato la gravità della lesione inferta, anche a motivo della circostanza in cui emerse l’amara verità. Sì fu una botta tremenda per l’uomo venire a conoscenza di essere stato ripetutamente tradito. Lo scoprì analizzando il computer di sua proprietà e al quale la moglie aveva avuto libero accesso: attraverso di esso la donna aveva effettuato il backup (salvataggio dei dati) del proprio cellulare.

Nella memoria del pc erano erano finiti video e foto delle proprie performance amorose adulterine, condite da esibizionismo.

DAL 2012 al marzo 2015 risultavano documentati sei rapporti, oltre a quello dell’epoca dell’introduzione del ricorso. Ma lo sconcerto dell’uomo non era solo legato ai numeri ma anche all’identità degli amanti. Aveva infatti scoperto che la moglie aveva intrattenuto relazioni extraconiugali con almeno due persone con cui lui aveva avuto rapporti di colleganza lavorativi, cagionando un indubbio sconvolgimento dell’ambiente professionale, svilimento e disagio sul piano personale.

«Nel caso di specie la realtà con cui si è scontrato il convenuto è quella - scrivono i giudici - di aver subito non uno ma plurimi tradimenti e, quindi, di aver condiviso un rilevante segmento della sua vita matrimoniale con una traditrice”seriale”» Di qui la decisione di riconoscere la sussistenza e la risarcibilità del danno, liquidandolo in via equitativa, tenuto conto della durata del matrimonio, della serialità dei tradimenti, dell’elevato grado di sconvolgimento della sfera lavorativa e personale del convenuto, in 20.000 euro.

Corrado Ricci