Lo scheletrone dell’ex Felettino abbattuto entro la fine dell’anno

Partita la demolizione. Venerdì 7 ottobre la posa della prima pietra

Le benne all’opera nel cantiere dell’ex Felettino

Le benne all’opera nel cantiere dell’ex Felettino

La Spezia, 30 settembre 2016 – I primi colpi di benna hanno cominciato a intaccare le mura perimetrali del vecchio ospedale. E se tutto andrà secondo quanto stimato nel cronoprogramma dei lavori, per la fine dell’anno dello scheletrone del Felettino non rimarrà più nulla. Sono entrati nel vivo le opere del cantiere da oltre 124 milioni che per la fine del 2020 dovrebbe consegnare alla città e alla comunità spezzina il nuovo nosocomio. Da settimane, i ruspisti si alternano nelle opere di demolizione del grosso edificio: è la prima significativa opera di cantiere dallo scorso 5 agosto, giorno in cui Regione e la Pessina costruzioni firmarono l’intesa per la consegna definitiva dell’area al colosso edile.

Lavori, peraltro, iniziati con poco clamore e nessun annuncio, in attesa del prossimo venerdì, 7 ottobre, quando nel cantiere del Felettino faranno capolino istituzioni di ogni ordine e grado – dalla Regione al Comune, passando per l’Asl e i rappresentanti del ministero della Salute – in occasione della posa ufficiale della prima pietra. Una cerimonia, come si ricorderà, rinviata di almeno cinque mesi, da quando cioè la Soprintendenza ai beni culturali e paesaggistici guidata all’epoca da Luca Rinaldi aveva stoppato ogni intervento nell’area dopo la «scoperta» di Villa Cerrè, antica dimora settecentesca tornata alla luce dopo le operazioni di pulizia dell’area, e all’interno della quale fu ritrovato un altare di pregio.

Uno stop, fatto di verifiche e sopralluoghi nell’area, che portò qualche mese più tardi la stessa Soprintendenza a dare il benestare alla traslazione dell’altare (che sarà posizionato all’interno della nuova cappella ospedaliera), con il resto dell’edificio che sarà abbattuto per far spazio ai locali di servizio dell’ospedale previsti dal progetto originario. Proprio nei prossimi giorni dovrebbero prendere avvio anche i lavori all’interno della villa settecentesca, dopo l’arrivo delle ultime autorizzazioni da parte della stessa Soprintendenza.

A ritardare l’avvio dei lavori, in questi mesi, anche la trafila burocratica, col rilascio in zona Cesarini di tutte le autorizzazioni necessarie da parte di Comune e Provincia, le ultime arrivate alla fine di luglio, e la questione legata allo smaltimento delle terre da scavo «prodotte» nei lavori del Felettino, con l’assegnazione della gara da parte dell’Asl alla società che si occupa della messa in sicurezza della vecchia discarica di Pitelli, che portò a forti polemiche politiche e non solo. I lavori, secondo quanto riportato dal cronoprogramma, dureranno poco più di quattro anni – circa 1.480 giorni –, per un importo complessivo di circa 124 milioni di euro.

Matteo Marcello