Sanità: la Cgil interrompe le trattative con la Asl e abbandona il tavolo

Il sindacato attacca "Atteggiamento dilazionatorio e anche canzonatorio dell'azienda"

Bruno Pacini della Cgil

Bruno Pacini della Cgil

Grosseto, 22 giugno 2017 - Durante una difficile trattativa, nella sede della Asl Sud Est a Siena, Bruno Pacini, rappresentante della funzione pubblica della Cgil per l’area vasta, è uscito dalle trattative interrompendo le relazioni sindacali con la Asl. «Lo scontro verbale avvenuto è il sintomo di un a a, con alcuni dirigenti, intraprende per gestire un’Asl complessa. Asl che di sicuro ha delle difficoltà oggettive legate alle leggi e al mantenimento del costo del lavoro. Ma la pretesa di dire che tutto è regolare e tutto è a posto cozza e stride con la realtà lavorativa che ogni operatore, sia medico che infermiere, riscontra quotidianamente». La Cgil prosegue: «Ci siamo impegnati da sempre chiedendo trattative e confronti, facendo proposte e assumendoci in questo modo un ruolo tutto teso a migliorare le condizioni di lavoro e contrattuali in una situazione che in Toscana non aveva precedenti. La riforma, in questo pezzo di Toscana, ha maggiori costi e difficoltà logistiche, ovviamente. Ma le richieste inevase sui problemi dei plessi ospedalieri e nei servizi rendono sempre più critiche le condizioni di lavoro».

Paradossale poi, secondo la Cgil «che lo scontro abbia avuto origine sui Pronto soccorsi e i trasporti interospedalieri, che in questo momento mettono in difficoltà i pronto soccorso delle zone senese e grossetana, mentre su Arezzo è l’azienda che auto denuncia una realtà al collasso e dichiara soluzioni che non riscontriamo. Chiarezza dei ruoli e riscontro di merito delle affermazioni dei dirigenti Asl, uniti al rispetto, è quello che questa organizzazione sindacale pretende, visto che li garantisce nelle trattative».