A Pitigliano una grotta segreta di 15mila anni fa

Eccezionale scoperta di tre appassionati di speleologia

Grotta di stalattiti a Pitigliano (Grosseto)

Grotta di stalattiti a Pitigliano (Grosseto)

Grosseto, 20 gennaio 2018 - Alcuni  giorni fa tre appassionati di escursionismo e speleologia, Antonello Carrucoli, Pietro Bernardini e Antonio Ottaviani, su indicazione del geologo Alfonso Giusti, hanno «riscoperto» una meravigliosa grotta naturale lungo le forre del Meleta.

«E' una grotta geologicamente giovane, più o meno databile intorno ai quindicimila anni – riferisce Carrucoli, che è anche consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle – e si è formata grazie alle concezioni calcaree delle acque termominerali del Tosteto che, scivolando lungo il torrente Varvagliano, invece di scavare hanno costruito. La grotta è ampia circa cinquanta metri quadrati e presenta microstalattiti in formazione nonché ampie e variegate colorazioni calcaree». E a questa sua passione per la natura, Carrucoli collega il suo impegno politico e avanza una proposta all’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Gentili.

«Anche questa grotta, a nostro avviso – prosegue – sarebbe un’altra opportunità per il nostro territorio che presenta peculiarità storico naturalistiche in grado di esplicitare un’offerta turistica di alta qualità che noi, attraverso una serie di interrogazioni abbiamo cercato di proporre all’amministazione indicando siti e sentieri da valorizzare». E l’Amministrazione? «Ci hanno risposto – afferma Carrucoli – che la “coperta è corta e che ci sarebbe da togliere i soldi a qualche altra voce di bilancio” per realizzare tali progetti. Peraltro la giunta non era neppure al corrente dell’imminente Legge Realacci che prevede anche fondi per la sentieristica, ovviamente su progetto. Stendiamo poi un velo pietoso sulla tomba etrusca a dado reale (ad oggi alla mercé dei cinghiali) definita dall’etruscologo Maggiani “Un unicum di eccezionale importanza”, per la quale non c’è nemmeno bisogno di fare il sentiero, visto che si trova a 20 metri da una strada comunale. E il tempietto paleocristiano? Sta crollando. In compenso uno dei primi atti di questa amministrazione, e cito le parole del sindaco, è stato quello di abbracciare il turismo mordi e fuggi che, per altro, se ben organizzato con un’offerta turistica “delocalizzata” io non lo demonizzo... ma prima bisogna creare le condizioni, non mettere il carro carico di nebbia avanti ai buoi”».